lunedì 7 gennaio 2013

L'ALTRA VENEZIA...

Rody Mirri - Venezia


In questo periodo mi trovo a Venezia per scrivere un libro sulla storia di Katharina Miroslawa e pur avendola frequentata  innumerevole volte, solo ora,vivendoci giorno dopo giorno scopro questa città aristocratica e culla della letteratura per la prima volta,e questo semplicemente perche ......  
Una gemma color arancio poggiata su una lastra di vetro azzurro, Venezia è unica, in nessuna città del mondo si vedono palazzi, chiese e ponti che sembrano sospesi sull'acqua. Non ci sono strade intasate da automobili con semafori che scandiscono il ritmo impazzito e frenetico della città, a Venezia si cammina tra le calle e sottoporteghi attraversando dei ponti e il tutto circondato da meraviglie inimmaginabili. I colori dei palazzi gotici e le numerose basiliche affacciate sui canali rendono  e creano suggestive ed indimenticabili immagini che difficilmente si possono cancellare dalla mente.
Una meravigliosa città, invasa tutto l'anno da turisti provenienti da tutto il mondo pronti ad immortalare con foto ricordo la loro presenza in quello che anche l'Unesco considera tra i patrimoni dell'umanità.
San Marco è la piazza per eccellenza, l'unica per definizione, la altre si chiamano "campi" o "campielli", poi un infinità di luoghi, dal Palazzo Ducale al Campanile di San Marco, dalla Basilica Santa Maria dei Frari alla chiesa di San Stae. Tappe obbligate per chi visita Venezia e un sacco di ristoranti, bistro e osterie sono da contorno per le soste turistiche. Ovviamente Venezia non è immune dal fatto che Cinesi, Indiani e cittadini di altre nazioni abbiano deciso di investire gestendo in proprio locali pubblici e questo snatura quello che il turista si aspetta entrando in un locale veneziano.
Ma per conoscere bene Venezia e le sue peculiarità comprese quelle gastronomiche ed enologhe bisogna viverla da veneziano con le loro abitudini e i loro riti. Solo così ci si accorge quello che al turista sfugge e questo è anche l'unico modo per amarla incondizionatamente. Ecco perche vivere Venezia da veneziano è tutta un altra cosa, solo così si scopriranno ambienti dove le gestioni sono in mano da decenni e tramandate magari da generazioni hai veneziani. Basta qualche giusta conoscenza e si possono scoprire luoghi frequentati in gran parte dai residenti, dove la simpatia e l'accoglienza regna incontrastata e l'affabilità coniugata al dialetto veneto diventa un marchio di fabbrica.
Solo cosi ho scoperto ristoranti come "Al Vecio Marangon" gestito dalla signora Marina in Calle Toleta, oppure poco distante ma sempre nella stessa Calle, il Bar "Ae Maravegje",dove Otello e Tony ospitano i loro clienti circondati dai  loro "Topolini", squisiti piccoli panini accompagnati da eccellenti vini. Altra tappa obbligata per chi vuole conoscere la Venezia vissuta dai veneziani e dai loro amici è il "Bocon Divino"una cicchetteria in Campo Santa Margherita,ritrovo abituale di "venesian"e studenti universitari o la Trattoria San Zulian in Calle Specchieri.
Comunque sia, per conoscere bene Venezia basta camminare in direzione opposta a quella scelta dalla gente e avere gambe,occhi e cuore.



1 commento:

  1. Solo chi possiede rare qualità può descrivere Venezia in questo modo,complimenti.Simona R.

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