sabato 23 febbraio 2013

SANREMO 2013-NIENTE DI NUOVO,ANZI...


La mia probabilmente è una voce fuori dal coro, ma Sanremo 2013 non mi è piaciuto.
Anzi qualcosa di bello si è visto, la scenografia realizzata da Francesca Montinaro, per il resto ho trovato il tutto noioso, ripetitivo e privo di classe, grazie alla Littizzetto  e alle sue volgarità gratuite e poco consone ad uno spettacolo che ha la presunzione di essere un evento internazionale  (programma in Eurovisione).
Le canzoni possono o non possono piacere, ma in questo contesto, così come è da sempre il Festival, rimangono solo il contorno di una pietanza. Sono comunque sparite quelle musiche e melodie capaci di attraversare i nostri confini, ma questo giudizio è personale e soggettivo.
Cambiano i conduttori, cambiano le scenografie ma non cambia la sostanza. Le idee, gira e rigira sono più o meno le stesse, peccato. Chiunque sia stato chiamato alla conduzione del Festival dichiarava che bisognava guardare al futuro con un respiro internazionale ma, tranne qualche ospite, si è  visto ben poco di cosmopolita.
Forse mai come in questo caso è il passato che può tornare utile. Negli anni 60 al Festival partecipavano cantanti italiani abbinati con la stessa canzone ad un artista straniero, sul palco sanremese salirono big internazionali da Wilson Pichett a Dionne Warwich, Louis Amstrong, Petula Clarck, Pat Boone, Gene Pitney e altri ancora.
Fu così che la notorietà del  Festival di Sanremo sbarcò in America e nel resto del mondo. Nel tempo la formula cambiò ma su quel palco, tra gli ospiti internazionali ci furono grandi artisti, Madonna, Whitney Houston, Ray Charles, Tom Jones, Backstreet Boys.
Nelle ultime edizioni si è puntato sullo spettacolo dando spazio alle cronache mondane, gossipare, alla satira, trasformando il Festival in un varietà televisivo lasciando la musica come contorno. Quest'anno Fazio ha rimesso al centro (almeno in parte) la musica, peccato però che i cantanti scelti erano solo quelli del suo giro,  piacciono a lui e questo basta.....giust'appunto,un varietà televisivo.






mercoledì 13 febbraio 2013

TOMMY UN CANE CHE SAPEVA AMARE....

Poche settimane fa avevo pubblicato un articolo su Tommy, il cane che dopo aver accompagnato in chiesa per il suo  funerale la sua padrona, tutti i giorni seguenti, puntualmente, si recava in quella chiesa,aspettando forse, di rivederla. Questo anche grazie ad un parroco accondiscendente che gli permetteva di sostare accovacciato vicino all'altare l'impossibile ritorno della sua padrona. 
Ci fu una gara di solidarietà nei confronti di Tommy, il figlio della sventurata signora pretendeva di essere lui ad occuparsi del cane, facendosi fotografare e intervistare, sebbene i rapporti con sua madre non fossero idilliaci, ma forse, invece che preoccuparsi realmente di Tommy  la potenza della notorietà era più importante di quel gesto.
Altri cittadini,si prodigarono per ottenerne l'affido ma poi purtroppo Tommy fini in una clinica,e in quel posto, oggi, è morto per un arresto cardiaco.
Se fosse stato un essere umano avrebbero detto che è morto di crepacuore.
Un altro esempio, fra i tanti, di come questi animali sanno affezionarsi hai loro amici. Loro amano indipendentemente da tutto, e in cambio chiedono solo affetto.
Per il cane niente è più drammatico che l'abbandono e se penso che troppo spesso questo avviene con inaudita semplicità mi chiedo chi sono i veri animali. Per chi non ha un animale è difficile spiegare questo e solo chi ne possiede può capire quanta ricchezza d'affetto possiamo ricevere da loro."Chi non ha tenuto con sè un cane non sa cosa sia amare ed essere amato" sosteneva Mariano Josè de Larra. Aggiungo... insegna ad un bambino a prendersi cura di un animale e avrai piantato il seme per una migliore umanità.
La fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano. Per altri forse tutto questo è ridicolo, e concordo nel pensare che non basta amare un cane per essere una buona persona, anche Hitler amava in modo smisurato il suo pastore tedesco,ma questo non è servito ad evitargli di commettere  stragi di vite umane.
Credo e penso però che se gli esseri umani prendessero come esempio la riconoscenza e la fedeltà dei cani, forse il mondo sarebbe migliore. 

"Se raccogliete un cane affamato e lo rifocillate,non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo." (Mark Twain 1894)

lunedì 4 febbraio 2013

L' ESTATE DELLE OFF MODEL...


Novella 2000 - Redazionale 1987

Nel 1987, Tozzi ,Ruggeri e Morandi vincevano a Sanremo. In parlamento arrivarono le dimissioni del presidente Bettino Craxi e Pippo Baudo lasciava la Rai per passare alla Fininvest come Direttore Artistico.
In testa alle classifiche discografiche spiccava Madonna con "Who's that girl", George Michael con "I want your sex" e Vasco Rossi con la sua "C'è chi dice no"ma fu anche l'estate del tormentone delle Off Model  con "Electrica Salsa"(baba-baba).
Un trio composto da tre ragazze prese in prestito dalla moda,tre indossatrici, Jagoda, Cosetta e Stefania. Il disco distribuito dalla Fonit Cetra e prodotto dalla Pamarò Production ebbe un estate folgorante. Nato da una cover del tedesco dj e cantante Sven Vath sotto lo pseudonimo di Off  e con i il testo tradotto da Malgioglio, arrivò improvvisamente in vetta alle classifiche italiane.
Dopo un estate di successi e popolarità, divisa tra serate e ospitate televisive e tanto divertimento, le Off Model sparirono dalle scene per ritornare nel mondo della moda.
Mi fa piacere ricordare questo fatto, anche perche nacque da una mia idea condivisa da Cristiano Malgioglio e Elio Palumbo. Insieme,fondammo la Pamarò, un nome composto dalle prime due parole dei nostri nomi,  PA (Palumbo)  MA (Malgioglio)  RO (Rody).

Un estate di tanti anni fa.....