martedì 23 dicembre 2014

BUONE FESTE





Buone Feste hai lettori del mio blog che sono molto di più di quanto avrei mai potuto immaginare, ricordando ad alcuni che......

L'invidia è il sentimento che noi proviamo quando qualcuno, che noi consideriamo del nostro stesso valore ci sorpassa, ottiene l'ammirazione altrui. Allora abbiamo l'impressione di una profonda ingiustizia nel mondo. Cerchiamo di convincerci che non lo merita, facciamo di tutto per trascinarlo al nostro stesso livello, di svalutarlo e ne parliamo male, lo critichiamo. Ma se gli altri continuano ad innalzarlo, ci RODYamo di collera e, nello stesso tempo, siamo presi dal dubbio. Perche non siamo sicuri di essere nel giusto. Per questo ci vergogniamo di essere invidiosi. E, sopratutto, di essere additati come persone invidiose. In termini psicologici potremmo dire che l'invidia è un tentativo un po' maldestro di recuperare la fiducia e la stima in sè stessi, impedendo la caduta del proprio valore attraverso la svalutazione dell'altro.

                                               Buon Natale e un sereno 2015 




mercoledì 10 dicembre 2014

ALL' U-BAHN DI ANCONA IL RITROVO ALTERNATIVO




                                                                U-Bahn Ancona



Aprire e gestire un locale non vuol dire solo mettersi in gioco ma anche fare un lavoro che esprime la nostra capacità di stare con gli altri, raccontandola attraverso la nostra creatività e il nostro gusto. 
Ma prima ancora è un progetto imprenditoriale e come tale va gestito.
Su queste basi Gianluca Mazzieri ha inaugurato nella città di Ancona un locale alternativo e ambizioso si chiama U-Bahn (Metropolitana in Berlinese). Oggi questo tipo di locale viene comunemente chiamato "Concept Store" e l'obbiettivo di un concept store infatti è quello di allestire in un unico spazio una varietà di proposte, esattamente come succede all'U-Bahn e il risultato è eccellente.
Il bar del locale è uno dei motivi validi per  darsi il buongiorno in questo luogo. La schiuma di macchiati, marocchini e cappuccini è fatta a regola d'arte accompagnati da brioche e pancake. Ma anche un punto d'incontro per l'after hours.
Il ristorante con cucina sempre aperta dove le proposte culinarie, mescolate con sapori incredibili e odori semplici, non solo sono sfiziose ma presentate in modo sorprendente dove l'origine delle materie è una garanzia.
Un "Corner Shop" con le ultime tendenze e infine la consolle di Radio U-Bahn che sovrasta tutta la struttura.
Insomma un luogo dove trascorrere momenti della giornata  o della sera all'insegna del buon gusto, un luogo dove la musica è un rifugio, iI mangiar bene è d'obbligo, visto che è uno dei quattro scopi della vita...anche se quali siano gli altri tre nessuno lo ha mai saputo e per finire  l'appuntamento del giovedì all'insegna del talk show con ospiti noti che incontrano il pubblico.
Ora anche ad Ancona in fatto di tendenze si respira aria nuova...





















































mercoledì 29 ottobre 2014

LETTERA APERTA ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI

SPETT. LE
Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti
      Alla cortese att.  Dott. Enzo Iacopino
           Via Parigi,11  00185 ROMA


 P.C.
 SPETT.LE
 Federazione Nazionale della Stampa Italiana
 Corso Vittorio Emanuele II- 349 00186 ROMA 

                                    


Porto alla V/S conoscenza  un fatto che ritengo non renda onore e dignità alla categoria dei giornalisti.
Sappiamo che il dovere di cronaca vale per tutti e che, se è vero che ogni giornalista appresa la notizia ha l'obbligo deontologico,civile e morale di verificare i fatti, documentarsi e di conseguenza divulgarli, riservandosi qualche dubbio, sapendo che nessuno è portatore della verità assoluta. Se tutto questo fosse avvenuto non sarei messo nelle condizioni di denunciare quanto segue: 
  
A  Marzo 2010 nel programma televisivo "Striscia la notizia" per ben quattro settimane furono trasmessi servizi montati ad arte con filmati, interviste  e registrazioni che inizialmente offendevano,umiliavano e denigravano il sottoscritto, facendomi apparire un personaggio, sedicente e per niente affidabile. Ritenuto  un personaggio pubblico, trasmisero le immagini ripetutamente con il mio volto riconoscibile. Ma questo era solo un preludio  in realtà la sorpresa preparatami era un altra. 
Dopo i primi infamanti servizi, la popolare show girl Michelle Hunziker, della quale anni fa fui, suo manager, dichiarava che all'epoca le feci dei veri e propri ricatti sessuali.
La notizia ebbe un ampio e clamoroso risalto e non solo in Italia. Ansa, telegiornali, quotidiani, settimanali, blog e anche qualche programma televisivo, riportarono le rivelazioni della Hunziker  senza mai verificare, come dovere di ogni giornalista, se tali fatti corrispondessero alla realtà.
Nessuno scrisse la parola "presunto", nessuno mi interpellò.
All'epoca io ero amministratore delegato e socio della Business Group tv srl, General manager della SC company srl e titolare di una società individuale. Inutile aggiungere che per questa pubblica gogna mediatica dovetti sospendere tutte le mie attività con danni finanziari elevatissimi.
Per tutelarmi da affermazioni diffamanti, feci quello che ritenevo l'unica soluzione plausibile. Denunciai i fatti e chiesi alla Procura di Rimini una indagine, compreso il sequestro dei filmati girati a mia insaputa nei miei uffici.
Visti i tempi della giustizia italiana, tre anni dopo la Procura di Rimini (Aprile 2013) emise l'avviso delle conclusioni delle indagini preliminari (415 bis) che vedeva indagati oltre la signora Hunziker e l'inviato Max Laudadio anche altre cinque persone.
Grazie ad un istanza dei miei legali (Avv. Mariano Rossetti e Avv. Paolo Righi ) la procura di Rimini nel Settembre 2013 annullò il precedente rinvio a giudizio e con una nuova chiusura d'indagine che vedeva indagata la signora Hunziker del "Delitto previsto e punito dagli articoli 110 e 595 comma I II III codice codice penale,per aver e previo concerto tra loro, offeso l'onore di Rodolfo Rody Mirri, pronunciando, nel corso di un intervista di Laudadio, poi trasmessa durante la trasmissione televisiva "Striscia la notizia".
Max Laudadio con altri veniva indagato dei delitti previsti e puniti dagli articoli 81-110- 513-595- 614- 494 comma I II III codice penale.

Nessun giornalista dei quotidiani e settimanali che avevano dato ampio risalto alla dichiarazione della signora Hunziker  e alle altre diffamazioni scrissero di come si era evoluto il fatto. Il 6 ottobre 2014 arriva la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati  con i capi d'accusa sopra riportati. Ovvio immaginare la mia soddisfazione, ritenendolo il primo passo importante verso la verità. Ma con mia grande sorpresa L'Ansa di Milano e di Rimini a cui venne recapitato immediatamente la documentazione del Tribunale non diffusero la notizia, esattamente l'opposto di quanto fecero nel Marzo 2010.  Ancora con stupore, quei pochi quotidiani che pubblicarono la notizia, la diedero in modo completamente errato, manipolandola, scrivendo che la signora Hunziker era stata denunciata, (questo era successo quattro anni fa) oppure scrissero che il rinvio a giudizio si riferiva al fatto che lei aveva semplicemente detto in chiusura del servizio trasmesso all'epoca "che mi dovevo vergognare".
Non me la prendo con i giornalisti che non hanno mai scritto niente sul fatto,ma con quelli  (e sono numerosi) che diedero la notizia nel 2010 in pompa magna.
Ora pur capendone i motivi evidenti di tutto questo muro omertoso della stampa italiana nei confronti della signora Hunziker, che  tra l'altro presiede una fondazione in difesa delle donne, mi chiedo se tutto ciò rende onore alla categoria dei giornalisti. Se non provano vergogna per la disparità dell'informazione e per non ottemperare ai principi base del proprio statuto. I primi ad arrabbiarsi  dovrebbero essere quei giornalisti onesti, che non ho dubbi, esistano ancora.
"Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile.
Il giornalista ricerca e diffonde le notizie di pubblico interesse nonostante gli ostacoli che possono essere frapposti al suo lavoro e compie ogni sforzo per garantire al cittadino la conoscenza ed il controllo degli atti pubblici.
La responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra categoria. Il giornalista non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli dell'editore, del governo o di altri organismi dello Stato.
Il giornalista ha il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche.
Il giornalista corregge tempestivamente e accuratamente i suoi errori o le inesattezze, in conformità con il dovere di rettifica nei modi stabiliti dalla legge, e favorisce la possibilità di replica,.non violando così, le regole basilari del codice di comportamento". 

Mi chiedo a cosa servono i codici di  comportamento se la realtà, nella maggioranza dei casi è disattesa. 

                                                                                                                           Distinti saluti 
                                                                                                                      Rodolfo Rody Mirri
Lettera aperta e resa pubblica
Segue raccomandata R.R 

sabato 4 ottobre 2014

MICHELLE HUNZIKER, RESO PUBBLICO IL RINVIO A GIUDIZIO.


Per fortuna esistono giornalisti che scrivono i fatti come sono realmente accaduti


Libertà di stampa in Italia."Supponiamo di prendere una classifica relativa al 2014, vedremo dopo che cosa misura, e supponiamo che l’Italia si trovi al posto numero 49, ma che l’anno prima fosse in posizione 57. Che l’Italia si trovi  dietro a paesi che dall’alto della nostra spocchia guardiamo con altezzosa superiorità come Estonia, Giamaica, Costa Rica, Namibia, Capo Verde, Ghana e altri ancora."  Tratto dal "Fatto quotidiano".
Ecco spiegato lo schifo e la delusione che provo verso la stampa italiana, leggendo le notizie di oggi riguardo il fatto che Michelle Hunziker sia stata "denunciata" invece che  "rinviata a giudizio" per "Diffamazione aggravata". 
Era Marzo del 2010 quando"Striscia la notizia" mi dedicò numerosi servizi accusandomi nelle prime puntate di essere un produttore di eventi fantasmi e di altri indicibili fatti. Ovviamente tutto pianificato per screditarmi  e dare di me un immagine pessima.
Poi dopo alcuni giorni, ecco la vera notizia bomba. Michelle Hunziker, mi accusava, dopo ben ben 17 anni, di averle chiesto quando ero suo manager, favori sessuali in cambio di lavori nel mondo dello spettacolo e che lei, pur davanti a proposte che la ingolosivano, disse di no. Peccato non abbia detto che la sua prima partecipazione televisiva la deve al sottoscritto, fui io infatti a farle condurre lo spazio "Roberta" all'interno del programma che mi vedeva produttore "La voce del cuore"  allora  in onda su TMC per 15 puntate. Peccato non abbia detto che la pubblicità "Surprise" (Roberta) che fece enorme scalpore, tanto da far intervenire "L'Osservatore Romano",  era stata pianificata dal sottoscritto.  Peccato non abbia detto che grazie a Rody Mirri partecipò al "Maurizio Costanzo Show" e "Quelli che il calcio".  Peccato non abbia detto che le sue prime apparizioni sui settimanali vari furono pianificati sempre dal sottoscritto. Peccato non abbia detto che...ma questo lo dirò in Tribunale.
Pertanto non solo accettò lavori dal sottoscritto, ma rimase per ben due anni al mio fianco, tranne una pausa di qualche mese che passò in compagnia di Marco Predolin per poi ritornare a lavorare nuovamente con me. 
Ma la notizia fece scalpore, quotidiani, settimanali, programmi televisivi, Blog, tutti ripresero la notizia senza mai consultarmi. Nessuno scrisse la parola "Presunto" dando per certa la notizia infamante nei miei confronti.
Io allora feci quello che ritenevo la cosa più giusta. Querelai i protagonisti di questa farsa chiedendo di aprire un indagine e di sequestrare il materiale registrato nel mio studio a mia insaputa. Nel Aprile 2013 arrivò da parte della Procura di Rimini, l'avviso della "Conclusione delle indagini preliminari" che vedeva Michelle Hunziker  indagata per diffamazione, naturalmente insieme a Max Laudadio e altre persone.

I miei legali si opposero a questa conclusione, presentando un istanza. Infatti la Hunziker non disse dai banchi di "Striscia" che mi dovevo vergognare" ma ben altre cose e ben più gravi come tutti sapranno.
Nell' Luglio 2013 arrivò un altro avviso della"Conclusione delle indagini preliminari" che annullò e sostituiva la precedente. In questo caso la Hunziker veniva indagata per "Delitto previsto e punito dagli articoli 110 e 595 comma  I  II e III codice penale, per avere e previo concerto tra loro, offeso l'onore di Rodolfo Rody Mirri, pronunciando, nel corso di un 'intervista di Laudadio a Hunziker,poi trasmessa durante la trasmissione televisiva "Striscia la notizia" le seguenti affermazioni (riportate nella loro integrità). Con le aggravanti di aver attribuito un fatto determinato e di aver usato un mezzo di pubblicità (trasmissione televisiva).

DI QUESTO FATTO NESSUN QUOTIDIANO,SETTIMANALE ETC...PUBBLICO' LA NOTIZIA.....Prima ti sputannano poi, quando vengono indagati, silenzio assoluto.

Ora arriva il rinvio a giudizio e con mia sconcertante e disarmante incredulità leggo dai vari servizi che la Hunziker è stata rinviata a giudizio per avermi detto che "mi dovevo vergognare". L'ANSA di Rimini e Milano che hanno ricevuto il testo integrale del rinvio a giudizio, ad oggi, silenzio completo, mentre quando usci la notizia nel Marzo 2010 non usarono mai, come tanti altri servizi pubblicati all'epoca, la parola "presunto" e scrissero quello che la Hunziker dichiarò, senza mai chiedere al sottoscritto delucidazioni, oppure scrivendo il falso, come la notizia  che io venni ripreso mentre chiedevo favori sessuali.Scrivere articoli senza documentarsi, senza approfondire e magari avere dei dubbi, ma sopratutto senza leggere gli atti della Procura lo trovo vergognoso e immorale per chiunque giornalista.
Per questo, visto che sono ancora in tempo,darò mandato ai miei legali di tutelarmi nelle sedi opportune. Comunque sia, la signora Hunziker Michelle è stata rinviata a giudizio per,ripeto, "Delitto previsto e punito dagli articoli 110 e 595 comma  I  II e III codice penale, per avere e previo concerto tra loro, offeso l'onore di Rodolfo Rody Mirri, pronunciando, nel corso di un 'intervista di Laudadio a Hunziker, poi trasmessa durante la trasmissione televisiva "Striscia la notizia" le seguenti affermazioni (riportate nella loro integrità). Con le aggravanti di aver attribuito un fatto determinato e di aver usato un mezzo di pubblicità (trasmissione televisiva). Naturalmente altre sei persone sono state rinviate a giudizio con accuse pesanti. Per gli altri protagonisti del fatto è in corso una causa civile.
Sino ad oggi non ho mai replicato, in silenzio ho atteso con pazienza questo rinvio a giudizio, ricordo a tutti che ora sul banco degli imputati ci sarà la signora Hunziker e company e finalmente dirò la mia, augurandomi che siano presenti le telecamere così tutti sapranno  fatti che nessun quotidiano potrà oscurare.
Ecco perche pubblico la Citazione a Giudizio, così nessuno potrà avere dubbi sulle motivazioni che di certo non sono quelle pubblicate dalla stragrande maggioranza dell'informazione.








venerdì 19 settembre 2014

FABRIZIO CORONA E' GIUSTO CHE PAGHI MA.....

   


La valutazione di efficienza sociale in un paese non è poi così complicata. Non bisogna necessariamente essere grandi esperti in materia, ne menti sublime, basta guardarsi attorno, avere solo un po' di buon senso e una predisposizione alla obbiettività per capire le cose che non funzionano.

Ovviamente gli esempi che avvengono ogni giorno sotto gli occhi di tutti sono innumerevoli e tutti degni di attenzione come il caso “Fabrizio Corona”. Chi sbaglia paga, dovrebbe valere per tutti, invece non è così. In un paese di ladri Fabrizio Corona è l'unico che paga a caro prezzo i conti con la giustizia.

    Maledettamente sfacciato, vanitoso, arrogante, presuntuoso e furbescamente "Tamarro", probabilmente  vista la sua vita “border line”  era prevedibile che prima o poi arrivasse la resa dei conti con la giustizia , come poi è successo. Ma Corona  non era solo questo, era anche un uomo con il fiuto degli  affari  che aveva capito, anticipando tutti, come rendere business  il gossip, utilizzando un “sistema” adottato da molti e in uso da tempo, ovvero la  trattativa privata  tra il soggetto immortalato e direttori di varie testate. Le somme che giravano erano importanti e se il malcapitato non voleva trovarsi sulle copertine di gossip pagava e il più delle volte ringraziava Corona per questa opportunità, altre volte erano i direttori che pagavano a Corona somme da capogiro per avere foto esclusive, aumentando le vendite dei loro settimanali come non mai. Succedeva pure che visionando i servizi era il direttore stesso che chiamava il soggetto informandolo e assicurando che non avrebbe mai acquistato quelle foto, ottenendo così in modo subdolo oltre i ringraziamenti anche delle interviste esclusive, si sa che ogni favore deve essere restituito. Corona però fiutava il business e probabilmente era, in alcuni servizi fotografici, anche il regista. Pur di apparire su settimanali di gossip fronde di show girl erano ben liete di rivelare i luoghi di incontro con il personaggio di turno. Questo sistema (e lo sanno in molti) della compravendite delle foto esisteva anche prima di Fabrizio Corona, lui lo ha trasformato in un corposo business.  Ora senza entrare nel merito delle sentenze, credo che Corona sia stato punito in modo atroce, non tanto per i reati commessi, ma semplicemente per quello che rappresentava, un modello, metaforicamente parlando, da eliminare. Ricco e strafottente, dannatamente bello e accattivante, spregiudicato. Troppo per i poteri forti e benpensanti (efficienti nei giudizi e pessimi negli esempi) Fabrizio Corona è giusto che paghi il suo debito con la giustizia, alcuni reati commessi tra cui la frode fiscale e spaccio di banconote false sono reati gravi, ma l’accanimento no, quello è gratuito e non degno di un paese che si crede civile. 

   Ho conosciuto personalmente Vittorio Corona, il padre di Fabrizio, quando dirigeva il mensile “MODA”, un uomo per bene e sono convinto che Fabrizio  troverà la forza di non arrendersi scovando nel solco di suo padre  dei semi che danno solo e sempre  dei buoni frutti. 

mercoledì 3 settembre 2014

SABRINA GANDOLFI, TUTTO SCRITTO NEL SUO DNA.....

RODY MIRRI CON SABRINA GANDOLFI E LA COMPAGNIA "NONSOLODONNE"----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sabrina Gandolfi, brava e professionale conduce su Raidue la nuova edizione della "Domenica sportiva" 2014/15. Ha esordito in televisione nel 1989 affiancando Mike Bongiorno nel quiz televisivo del giovedì sera TeleMike per tutta la stagione 1989/1990.[1] Negli anni novanta ha lavorato in alcune televisioni locali partecipando e conducendo alcuni programmi calcistici, mentre nel 1999 diventa giornalista professionista e passa al circuito nazionale Italia 7 Gold, visibile su tutto il territorio nazionale, dove è una dei responsabili del programma storico sportivo dell'emittente Diretta stadio... ed è subito goal!, e conduce il notiziario sportivo della rete Tg Settesport.
A partire dal 2003 fa parte della redazione di Raisport, e diventa una delle principali croniste del programma Domenica Sprint di Fabrizio Maffei. Negli anni seguenti sarà presente in quasi tutti i programmi sportivi RAI, come Dribbling e La domenica sportiva.
Nel 2007 torna alla conduzione in RAI con la versione estiva di La domenica sportiva, che condurrà anche nell'estate 2008 e 2009. Dal 2008 conduce con Paolo Paganini Sabato Sprint con gli ospiti fissi Sandro Mazzola e Pietro Vierchowod.
Nel 2010, partecipando a Mondiale Rai Sprint e Mondiale Rai Sera, trasmissioni condotte da Marco Mazzocchi, si occupava, addetta allo schermo tattile, delle notizie scovate in Rete riguardanti le varie nazionali partecipanti al mondiale. Nel 2012 da Cracovia conduce Casa Azzurri per gli Europei. Nel 2012-2013 e 2013-2014 è sola alla conduzione di Sabato Sprint. Nell'agosto 2014 passa alla conduzione de La Domenica Sportiva[2]. Da novembre 2012 è membro della Commissione Pari Opportunità dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti RAI.
Notizie tratte da Wikipedia ,a me piace ricordarla quando appena diciottenne si presentò in ufficio per un casting. Eravamo nel 1988. Stavo organizzando una tournèe nelle discoteche italiane con un gruppo di ragazze, composto da ballerine, comiche e cantanti. "NONSOLODONNE" era il nome che avevamo deciso di utilizzare. Non fu difficile capire dopo un breve colloquio che per la conduzione di questa compagnia, Sabrina giovane studentessa,era la persona giusta. Bella simpatica e coinvolgente, furono queste le prime sensazioni che lei trasmise. Esordi con "Ne sei sicuro? non ho mai preso in mano un microfono". Debuttammo in una discoteca di Lignano (Mediterranèe) e successivamente in un altro locale a Borgosesia. In quel periodo nelle disco proporre uno spettacolo così variegato non funzionò, le platee giuste per quel genere erano i teatri ma trovare spazi diventò un problema e tutto fini così con un nulla di fatto.  Oggi ricordo con soddisfazione quel mio intuito e la conduzione della "Domenica sportiva" è il giusto riconoscimento ad una seria e brava professionista.

martedì 2 settembre 2014

domenica 3 agosto 2014

GOLDIGGER D'UN TEMPO CHE FU - CARLA LIOTTO e RODY MIRRI







Articolo pubblicato da "LE VIPERE.COM"

Goldigger d’un tempo che fu: Carla Liotto


carla liotto 1994
Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dal Vipers nel lontano 1993. Alla radio suonava il blues degli Stones (883), Barbara D’Urso era stata assunta dal padre di Corona, il compianto Vittorio, come intervistatrice per la rivista King (un mese arrivò ad intervistare se stessa) e in tv, alMaurizio Costanzo Show, imperversava una smandrappata proto Fico, ma più scaltra, che sarebbe passata alla storia delle poracce col pedigree. Lei era Carla Liotto, ventenne di umili origini creata da Rody Mirri (ex agente di Hunzy, Vittoria Belvedere ed altre showgirl dal corpo generoso che tanti momenti indimenticabili regalarono a federiche mani amiche dei giovinetti anni Novanta) e la sua missione dichiarata trovare un uomo ricco! Ebbene, Carla ci riuscì in tempo record mettendosi e figliando con un calciatore, Marco Simone, centrocampista del Milan, e il resto della storia lo trovate nelle cronache gossippare del Principato di Monaco.
Il Vipers vuole oggi ricordare la storia edificante di Carla che, dopo qualche anno di concorsi di bellezza, servizi fotografici pornosoft, finti fidanzamenti con Jovanotti (come Valeria Marini) e cattive compagnie, ha trovato l’amore con la a maiuscola diventando madre e moglie devota di un milionarioE buona camicia a tutti! Ma soprattutto grazie a viperaTorquemada per gli screenshot (in fundo, insieme al topless incestuoso di Barbara D’Urso) e per averla riportata nelle nostre vite ora che Claudia Galanti tornerà a vendere zagare alla stazione.

                                                 Carla Liotto-Rody Mirri


domenica 13 luglio 2014

KEVIN LIBERATORE...UN INGUARIBILE ISTRIONE.


E' Domenica 13 Luglio sono le 9.15 e  questa giornata inizia nel modo peggiore, la morte causa un incidente stradale di Kevin Liberatore..una notizia che arriva come un una frustata in pieno volto.
Una sigaretta maledetta in bocca, subito, cercando di placare la sconfortante sensazione di incredulità che mi coglie ogni qualvolta la mente convive con una triste realtà.
Era il 26 Giugno, esattamente 18 giorni fa dalla ultima telefonata che Kevin mi ha fatto. Un invito per presenziare in qualità di giurato per il concorso "Miss Europe Continental" al "Le Cap" di Lugano. L'ultima serata trascorsa insieme fu a Milano, in occasione della presentazione del mio ultimo libro al "11Clubroom". 
Kevin era un tornado di allegria e simpatia che oscurava una vena malinconica, tipica di un essere intelligente e fiero. Correva Kevin, sempre, in tutto quello che faceva. Organizzava serate e avvenimenti con un entusiasmo smisurato e ci metteva l'anima.
Voglio però ricordarlo con una frase di Charles Aznavour che rispecchia Kevin come lui sicuramente avrebbe voluto "Io sono un istrione e la teatralità scorre dentro di me".
Ciao Kevin, non ci vedremo a Lugano ma il tuo numero dal telefonino non lo cancello.....





domenica 15 giugno 2014

SE CAMBI SEI SOLO, SE VINCI ARRIVANO TUTTI.


Vi sono dei momenti nella vita in cui noi imbocchiamo una strada nuova.
Succede quando una delusione affettiva ci lascia senza speranze, quando un licenziamento inaspettato ci obbliga a modificare radicalmente il nostro futuro, oppure quando abbiamo per mille o più ragioni una disperata voglia di lasciarci tutto alle spalle.
In tutti questi casi siamo costretti ad abbandonare il nostro mondo e siamo scaraventati in un territorio pieno di insidie dove navighiamo a vista senza sapere quale sarà il nostro destino. Ovviamente più è importante la posta in gioco, più rischiosa ed incerta diventa l'impresa. Guai un attimo di distrazione e spesso proprio quando ci avviciniamo alla meta le difficoltà aumentano. E come sempre la cosa più impressionante è che mentre metà delle difficoltà proverranno  dal mondo esterno, l'altra metà ci verrà dall'incomprensione di coloro che dovrebbero stare dalla nostra parte, al nostro fianco.
Anche le persone vicine, la famiglia, gli amici più intimi resteranno allibiti, sconcertati, si tireranno in disparte stanno a guardare. Sopra tutto quelli che consideravamo gli amici più cari  diventeranno diffidenti, sospettosi, criticando senza difenderci dagli attacchi che noi subiremo.
Per gli amici, la nostra nuova strada, indipendentemente dalle motivazioni che determinerà questo cambiamento e che ci porterà inevitabilmente a nuove scelte di vita, scompaginerà il mosaico del quadro che avevano di noi, disturbando l'immagine che hanno di se stessi, turbando la loro pseudo serenità. Se il cambiamento è sentimentale si percepirà dai loro sguardi la critica e la diffidenza. Alcuni ci sconsiglieranno di farlo, altri ci interrogheranno per vedere se siamo sani di mente. Di un uomo diranno che ha perso la testa, di una donna che è una poco di buono.


RODY RODOLFO MIRRI

Così dovremmo arrampicarci in solitudine e le persone che dovrebbero esserci più vicine ostentatamente non si accorgeranno del nostro sostanziale mutamento e sarà più facile che l'aiuto arrivi da uno sconosciuto, da un soccorritore esterno.
Se il tentativo di cambiamento da noi voluto testardamente finirà male, i critici esulteranno perchè avevano ragione. Però di solito chi non risica non rosica e allora, dopo la nostra soddisfazione per le scelte fatte, gli amici ritorneranno festanti. Arriveranno tutti e tutti diranno di averci sempre capito."Ti ricordi? Ti ricordi?"ci mormoreranno reinventando il passato. E noi che in solitudine ci siamo arrabbiati e sofferto per i loro pregiudizi, ci consoleremo con questa menzogna collettiva.



mercoledì 4 giugno 2014

IL MONDO NON SI FERMA

Pinzolo - Correva l'anno 1971

Il mondo non si ferma e forse è giusto così, ma per ogni innovazione qualcosa si perde. Oggi tutto dura poco e le mode si adeguano  penalizzando però, quelle sane e semplici abitudini, che per ogni nostra azione erano accompagnate da un consapevole desiderio rubato al tempo.

Chi si ricorda più delle "cartoline" che in ogni nostro viaggio sancivano un pensiero verso chi soggiornava nelle nostre menti e nei nostri cuori; non era un semplice e veloce mms inviato con il telefonino, allora  impiegavamo tempo per trovare tra tante immagini quella  più indicata,  anche la stesura dei saluti era quasi sempre lenta, riflessiva e ponderata. Poi  francobollo, e la ricerca della cassetta dove imbucavamo i nostri pensieri.
Quando si riceveva una lettera scritta a mano dalla fidanzata/o o da qualche amica/o creava sempre un turbamento, la si leggeva da soli, attentamente, soffermandosi su alcune frasi che fatalmente contribuivano ad una emozione immediata e ben diversa da quella che può dare un messaggio su un freddo materiale plastificato.
Allora ci si parlava guardandosi negli occhi e per ogni appuntamento il dilemma di cosa mettersi per piacere e piacersi e quei maledetti capelli che non stavano mai al loro posto.
Oggi esiste Facebook, Twitter ed altri social dove ognuno appare e comunica come desidera o come si pensa che altri desiderano. Le immagini si scelgono con cura scartando altre meno belle, magari utilizzando il photoshop falsificando la realtà e con la volontà di farle circolare il più possibile aggiungendo frasi quasi sempre rubate e scritte da altri  non sapendo che la visibilità la desidera sopratutto chi è ignorato dai più.
Che fine hanno fatto le grandi compagnie di giovani che si ritrovavano sempre nello stesso posto, quasi sempre un bar o una piazza, dove nascevano e partivano nuovi amori condite con relazioni speranzose, quando ancora si credeva che "Uno per tutti e tutti per uno" non era un semplice slogan ma un sano principio e c'era sempre un jukebox che con cento lire potevi ascoltare tre delle tue canzoni preferite.
Chissà se esistono ancora le cene di classe dei diciottoenni  quando si festeggiava il passaporto per la vita.  Oggi, quelle rare volte che ci si ritrova per rinvigorire il passato ti accorgi fissando i tuoi coetanei che il tempo è volato via irrimediabilmente. 
Ma come dicevo il mondo non si ferma e forse è giusto così. Probabilmente le mie sono riflessioni di chi ha superato gli "anta", i tempi supplementari, e si intravedono i "rigori".  Di una cosa sono però convinto... davanti a noi stanno cose migliori di quelle che ci siamo lasciati alle spalle e anche se il futuro ci spaventa e il passato ci trattiene è il presente che maledettamente ci sfugge.
L'oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente.




  

sabato 5 aprile 2014

CUORE E SOGNI...





I percorsi della vita sono tanti e non sai mai dove ti porteranno. Non lo puoi sapere e non puoi immaginare cosa ti aspetta dietro l'angolo.
Si vive intimiditi dalle nostre emozioni quotidiane: rabbia, testardaggine, gelosia, gioia..e sempre più spesso si resta attaccati a delle stupide convinzioni solo perche la paura di affrontare la vita ci blocca, rendendo tutto abitudinario trasformando in un altalena ripetitiva le nostre speranze e i nostri sogni dimenticandoci che i sentimenti quali la delusione, la rabbia, il risentimento e la paura ci mostrano con chiarezza ciò da cui non siamo ancora  capaci di distaccarci senza renderci conto che è proprio questo strano modo di rapportarci alle emozioni che ci fa vedere la vita in maniera diversa e solo quando concepiremo la paura in modo diverso potremmo ritornare a sognare.
Ci sono persone che lottano disperatamente con tutte le forze per realizzare i propri sogni, altri che preferiscono tenerli chiusi in un cassetto  sperando un giorno di aprirlo e vederli realizzati. Tutti noi viviamo  di sogni, e se ci pensi, noi stessi siamo un sogno in prestito alla vita.
Viaggiamo sul sentiero dei desideri sforzandoci di raggiungere il nostro mondo segreto. Nel frattempo la vita scorre e quando ti fermi per riflettere vedi sul tuo volto i segni del tempo. Solo allora potremmo onestamente trarre un bilancio e capire i nostri limiti.
A tanti non  mancherà quello che non hanno avuto o conosciuto ma solo quello che hanno toccato per mano, altri invece saranno soddisfatti di aver vissuto una vita piena senza rimorsi o pentimenti.
La vita è un viaggio zeppo di incontri con persone speciali che porteremo nel cuore come doni preziosi, altre ci avranno deluso. Altre ancora avranno condiviso con noi avventure indimenticabili.
Poi i ricordi dell'amore, quello vero corrisposto o no, vissuto o condiviso, oppure travagliato e destabilizzante ma forse, proprio per questo indelebile, scoprendo che la vita è mutevole e piena di cambiamenti esattamente come le stagioni.
Fidarsi del proprio cuore diventa indispensabile e spesso la voce del cuore fa a cazzotti con la voce degli uomini, perche lui ti parla adoperando la tua voce, gli altri si esprimono servendosi delle loro visioni. 
Se ci si accorge di aver sbagliato non bisogna temere, c'è sempre tempo per recuperare, sbagliare è umano, correggersi è naturale. Si racconta che il nostro cuore può diventare forte laddove si è infranto.
La commedia della vita rimane affascinante e ci rende felici con poco anche quando la fantasia ci prende il sopravvento.