mercoledì 29 ottobre 2014

LETTERA APERTA ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI

SPETT. LE
Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti
      Alla cortese att.  Dott. Enzo Iacopino
           Via Parigi,11  00185 ROMA


 P.C.
 SPETT.LE
 Federazione Nazionale della Stampa Italiana
 Corso Vittorio Emanuele II- 349 00186 ROMA 

                                    


Porto alla V/S conoscenza  un fatto che ritengo non renda onore e dignità alla categoria dei giornalisti.
Sappiamo che il dovere di cronaca vale per tutti e che, se è vero che ogni giornalista appresa la notizia ha l'obbligo deontologico,civile e morale di verificare i fatti, documentarsi e di conseguenza divulgarli, riservandosi qualche dubbio, sapendo che nessuno è portatore della verità assoluta. Se tutto questo fosse avvenuto non sarei messo nelle condizioni di denunciare quanto segue: 
  
A  Marzo 2010 nel programma televisivo "Striscia la notizia" per ben quattro settimane furono trasmessi servizi montati ad arte con filmati, interviste  e registrazioni che inizialmente offendevano,umiliavano e denigravano il sottoscritto, facendomi apparire un personaggio, sedicente e per niente affidabile. Ritenuto  un personaggio pubblico, trasmisero le immagini ripetutamente con il mio volto riconoscibile. Ma questo era solo un preludio  in realtà la sorpresa preparatami era un altra. 
Dopo i primi infamanti servizi, la popolare show girl Michelle Hunziker, della quale anni fa fui, suo manager, dichiarava che all'epoca le feci dei veri e propri ricatti sessuali.
La notizia ebbe un ampio e clamoroso risalto e non solo in Italia. Ansa, telegiornali, quotidiani, settimanali, blog e anche qualche programma televisivo, riportarono le rivelazioni della Hunziker  senza mai verificare, come dovere di ogni giornalista, se tali fatti corrispondessero alla realtà.
Nessuno scrisse la parola "presunto", nessuno mi interpellò.
All'epoca io ero amministratore delegato e socio della Business Group tv srl, General manager della SC company srl e titolare di una società individuale. Inutile aggiungere che per questa pubblica gogna mediatica dovetti sospendere tutte le mie attività con danni finanziari elevatissimi.
Per tutelarmi da affermazioni diffamanti, feci quello che ritenevo l'unica soluzione plausibile. Denunciai i fatti e chiesi alla Procura di Rimini una indagine, compreso il sequestro dei filmati girati a mia insaputa nei miei uffici.
Visti i tempi della giustizia italiana, tre anni dopo la Procura di Rimini (Aprile 2013) emise l'avviso delle conclusioni delle indagini preliminari (415 bis) che vedeva indagati oltre la signora Hunziker e l'inviato Max Laudadio anche altre cinque persone.
Grazie ad un istanza dei miei legali (Avv. Mariano Rossetti e Avv. Paolo Righi ) la procura di Rimini nel Settembre 2013 annullò il precedente rinvio a giudizio e con una nuova chiusura d'indagine che vedeva indagata la signora Hunziker del "Delitto previsto e punito dagli articoli 110 e 595 comma I II III codice codice penale,per aver e previo concerto tra loro, offeso l'onore di Rodolfo Rody Mirri, pronunciando, nel corso di un intervista di Laudadio, poi trasmessa durante la trasmissione televisiva "Striscia la notizia".
Max Laudadio con altri veniva indagato dei delitti previsti e puniti dagli articoli 81-110- 513-595- 614- 494 comma I II III codice penale.

Nessun giornalista dei quotidiani e settimanali che avevano dato ampio risalto alla dichiarazione della signora Hunziker  e alle altre diffamazioni scrissero di come si era evoluto il fatto. Il 6 ottobre 2014 arriva la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati  con i capi d'accusa sopra riportati. Ovvio immaginare la mia soddisfazione, ritenendolo il primo passo importante verso la verità. Ma con mia grande sorpresa L'Ansa di Milano e di Rimini a cui venne recapitato immediatamente la documentazione del Tribunale non diffusero la notizia, esattamente l'opposto di quanto fecero nel Marzo 2010.  Ancora con stupore, quei pochi quotidiani che pubblicarono la notizia, la diedero in modo completamente errato, manipolandola, scrivendo che la signora Hunziker era stata denunciata, (questo era successo quattro anni fa) oppure scrissero che il rinvio a giudizio si riferiva al fatto che lei aveva semplicemente detto in chiusura del servizio trasmesso all'epoca "che mi dovevo vergognare".
Non me la prendo con i giornalisti che non hanno mai scritto niente sul fatto,ma con quelli  (e sono numerosi) che diedero la notizia nel 2010 in pompa magna.
Ora pur capendone i motivi evidenti di tutto questo muro omertoso della stampa italiana nei confronti della signora Hunziker, che  tra l'altro presiede una fondazione in difesa delle donne, mi chiedo se tutto ciò rende onore alla categoria dei giornalisti. Se non provano vergogna per la disparità dell'informazione e per non ottemperare ai principi base del proprio statuto. I primi ad arrabbiarsi  dovrebbero essere quei giornalisti onesti, che non ho dubbi, esistano ancora.
"Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile.
Il giornalista ricerca e diffonde le notizie di pubblico interesse nonostante gli ostacoli che possono essere frapposti al suo lavoro e compie ogni sforzo per garantire al cittadino la conoscenza ed il controllo degli atti pubblici.
La responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra categoria. Il giornalista non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli dell'editore, del governo o di altri organismi dello Stato.
Il giornalista ha il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche.
Il giornalista corregge tempestivamente e accuratamente i suoi errori o le inesattezze, in conformità con il dovere di rettifica nei modi stabiliti dalla legge, e favorisce la possibilità di replica,.non violando così, le regole basilari del codice di comportamento". 

Mi chiedo a cosa servono i codici di  comportamento se la realtà, nella maggioranza dei casi è disattesa. 

                                                                                                                           Distinti saluti 
                                                                                                                      Rodolfo Rody Mirri
Lettera aperta e resa pubblica
Segue raccomandata R.R 

sabato 4 ottobre 2014

MICHELLE HUNZIKER, RESO PUBBLICO IL RINVIO A GIUDIZIO.


Per fortuna esistono giornalisti che scrivono i fatti come sono realmente accaduti


Libertà di stampa in Italia."Supponiamo di prendere una classifica relativa al 2014, vedremo dopo che cosa misura, e supponiamo che l’Italia si trovi al posto numero 49, ma che l’anno prima fosse in posizione 57. Che l’Italia si trovi  dietro a paesi che dall’alto della nostra spocchia guardiamo con altezzosa superiorità come Estonia, Giamaica, Costa Rica, Namibia, Capo Verde, Ghana e altri ancora."  Tratto dal "Fatto quotidiano".
Ecco spiegato lo schifo e la delusione che provo verso la stampa italiana, leggendo le notizie di oggi riguardo il fatto che Michelle Hunziker sia stata "denunciata" invece che  "rinviata a giudizio" per "Diffamazione aggravata". 
Era Marzo del 2010 quando"Striscia la notizia" mi dedicò numerosi servizi accusandomi nelle prime puntate di essere un produttore di eventi fantasmi e di altri indicibili fatti. Ovviamente tutto pianificato per screditarmi  e dare di me un immagine pessima.
Poi dopo alcuni giorni, ecco la vera notizia bomba. Michelle Hunziker, mi accusava, dopo ben ben 17 anni, di averle chiesto quando ero suo manager, favori sessuali in cambio di lavori nel mondo dello spettacolo e che lei, pur davanti a proposte che la ingolosivano, disse di no. Peccato non abbia detto che la sua prima partecipazione televisiva la deve al sottoscritto, fui io infatti a farle condurre lo spazio "Roberta" all'interno del programma che mi vedeva produttore "La voce del cuore"  allora  in onda su TMC per 15 puntate. Peccato non abbia detto che la pubblicità "Surprise" (Roberta) che fece enorme scalpore, tanto da far intervenire "L'Osservatore Romano",  era stata pianificata dal sottoscritto.  Peccato non abbia detto che grazie a Rody Mirri partecipò al "Maurizio Costanzo Show" e "Quelli che il calcio".  Peccato non abbia detto che le sue prime apparizioni sui settimanali vari furono pianificati sempre dal sottoscritto. Peccato non abbia detto che...ma questo lo dirò in Tribunale.
Pertanto non solo accettò lavori dal sottoscritto, ma rimase per ben due anni al mio fianco, tranne una pausa di qualche mese che passò in compagnia di Marco Predolin per poi ritornare a lavorare nuovamente con me. 
Ma la notizia fece scalpore, quotidiani, settimanali, programmi televisivi, Blog, tutti ripresero la notizia senza mai consultarmi. Nessuno scrisse la parola "Presunto" dando per certa la notizia infamante nei miei confronti.
Io allora feci quello che ritenevo la cosa più giusta. Querelai i protagonisti di questa farsa chiedendo di aprire un indagine e di sequestrare il materiale registrato nel mio studio a mia insaputa. Nel Aprile 2013 arrivò da parte della Procura di Rimini, l'avviso della "Conclusione delle indagini preliminari" che vedeva Michelle Hunziker  indagata per diffamazione, naturalmente insieme a Max Laudadio e altre persone.

I miei legali si opposero a questa conclusione, presentando un istanza. Infatti la Hunziker non disse dai banchi di "Striscia" che mi dovevo vergognare" ma ben altre cose e ben più gravi come tutti sapranno.
Nell' Luglio 2013 arrivò un altro avviso della"Conclusione delle indagini preliminari" che annullò e sostituiva la precedente. In questo caso la Hunziker veniva indagata per "Delitto previsto e punito dagli articoli 110 e 595 comma  I  II e III codice penale, per avere e previo concerto tra loro, offeso l'onore di Rodolfo Rody Mirri, pronunciando, nel corso di un 'intervista di Laudadio a Hunziker,poi trasmessa durante la trasmissione televisiva "Striscia la notizia" le seguenti affermazioni (riportate nella loro integrità). Con le aggravanti di aver attribuito un fatto determinato e di aver usato un mezzo di pubblicità (trasmissione televisiva).

DI QUESTO FATTO NESSUN QUOTIDIANO,SETTIMANALE ETC...PUBBLICO' LA NOTIZIA.....Prima ti sputannano poi, quando vengono indagati, silenzio assoluto.

Ora arriva il rinvio a giudizio e con mia sconcertante e disarmante incredulità leggo dai vari servizi che la Hunziker è stata rinviata a giudizio per avermi detto che "mi dovevo vergognare". L'ANSA di Rimini e Milano che hanno ricevuto il testo integrale del rinvio a giudizio, ad oggi, silenzio completo, mentre quando usci la notizia nel Marzo 2010 non usarono mai, come tanti altri servizi pubblicati all'epoca, la parola "presunto" e scrissero quello che la Hunziker dichiarò, senza mai chiedere al sottoscritto delucidazioni, oppure scrivendo il falso, come la notizia  che io venni ripreso mentre chiedevo favori sessuali.Scrivere articoli senza documentarsi, senza approfondire e magari avere dei dubbi, ma sopratutto senza leggere gli atti della Procura lo trovo vergognoso e immorale per chiunque giornalista.
Per questo, visto che sono ancora in tempo,darò mandato ai miei legali di tutelarmi nelle sedi opportune. Comunque sia, la signora Hunziker Michelle è stata rinviata a giudizio per,ripeto, "Delitto previsto e punito dagli articoli 110 e 595 comma  I  II e III codice penale, per avere e previo concerto tra loro, offeso l'onore di Rodolfo Rody Mirri, pronunciando, nel corso di un 'intervista di Laudadio a Hunziker, poi trasmessa durante la trasmissione televisiva "Striscia la notizia" le seguenti affermazioni (riportate nella loro integrità). Con le aggravanti di aver attribuito un fatto determinato e di aver usato un mezzo di pubblicità (trasmissione televisiva). Naturalmente altre sei persone sono state rinviate a giudizio con accuse pesanti. Per gli altri protagonisti del fatto è in corso una causa civile.
Sino ad oggi non ho mai replicato, in silenzio ho atteso con pazienza questo rinvio a giudizio, ricordo a tutti che ora sul banco degli imputati ci sarà la signora Hunziker e company e finalmente dirò la mia, augurandomi che siano presenti le telecamere così tutti sapranno  fatti che nessun quotidiano potrà oscurare.
Ecco perche pubblico la Citazione a Giudizio, così nessuno potrà avere dubbi sulle motivazioni che di certo non sono quelle pubblicate dalla stragrande maggioranza dell'informazione.