martedì 30 gennaio 2018

LA VITA INSIEME AL TUO CANE

 
Il mio amico Buddy




La vita coi cani è strana.Diventerai, senza nessuno che te lo insegni o ti spieghi come farlo, il capo branco di un cane che sarà pronto a qualunque cosa per te non appena saprà riconoscere il tuo odore e la tua voce.

La vita coi cani è misteriosa. Sarai spiato da un Grande Fratello peloso che non perderà nessun tuo movimento, specialmente quando capirà dove sono la cucina ed il recipiente dei biscotti.
La vita coi cani è crescere. Non puoi farci niente, non puoi fermare il tempo perché quel cucciolo che hai tenuto in braccio crescerà troppo velocemente, per diventare il grande amico che ti vorrà accompagnare ovunque andrai. I cuccioli durano troppo poco.
La vita coi cani è confronto. Avrai sempre uno sguardo con il quale misurarti, affogherai senza poterti salvare nelle profondità inimmaginabili degli occhi di un cane. Dove la gente crede che non ci sia un'anima.
La vita coi cani è sincera. Non avrai bisogno di raccontar loro una bugia o delle storie inventate perché tanto, qualunque cosa tu dica loro, i cani la sanno. Sempre.
La vita coi cani è scomoda. Ti ritroverai una sera d'inverno, con la tramontana che ti graffia il viso ed il gelo che ti arriva alle ossa, a passeggiare da solo con il tuo cane che corre e scodinzola felice, incurante del vento che gli arruffa il pelo e del caldo che avete lasciato in casa.
La vita coi cani è buffa. Parlerai con un essere che non ti potrà mai rispondere e che però ascolterà ogni tua parola, con così tanta attenzione ed interesse che non ritroverai in nessun altro uomo o donna al mondo.
La vita coi cani è ritorno a casa. Nessuno come il tuo cane sarà felice di vederti ogni volta che spunterai dalla porta dalla quale ti ha visto andar via; imparerà i tuoi orari, riconoscerà il tuo passo e sarà lì ad aspettarti, anche quando sarà vecchio e stanco, saltando di gioia come se non ti vedesse da un mese.
Anche se sei uscito per comprare il giornale.
La vita coi cani è rinuncia. Perderai a poco poco quella porzione di divano su cui stavi tanto comodo, dove ti godevi il riposo ed il meritato relax dopo giornate faticose e noiose. E la cosa bella sarà che non ti dispiacerà affatto.
La vita coi cani è comunione. Dividerai il tuo ultimo boccone con il tuo cane, perché non potrai resistere al suo sguardo implorante che hai incrociato purtroppo per te mentre stavi cenando.
La vita coi cani è insegnamento.Sono loro che ti mostreranno, semplicemente correndo in un prato o sulla riva del mare, la bellezza di una giornata di sole e l'importanza di stupirsi -ogni volta- davanti alle cose semplici.
La vita coi cani è amore. Quello che proverai ad emulare, che proverai a restituire al tuo cane senza però riuscirci. Ma cimentarti in questa prova sarà una delle tue imprese più entusiasmanti.
La vita coi cani è un viaggio. Nessun sentiero di montagna ti sembrerà lo stesso dopo che lo avrai percorso insieme al tuo cane: ricorderai profumi, odori e colori del bosco che prima non avevi sentito o visto; proprio come succederà per il tratto di vita che farete insieme.
La vita coi cani è una parentesi. Per te è una parte della tua vita, un dolce intervallo fra mille impegni e anni da riempire di cose da fare, un breve cammino insieme ad un cane che tu ben sai, ad un certo punto, si fermerà per lasciarti andare da solo. Invece per il tuo cane, la tua vita è tutto.
La vita coni cani è...meravigliosa
Massimo Volpi

mercoledì 24 gennaio 2018

LE PROVOCAZIONI DEGLI STILISTI MENO NOTI

L'eleganza dell'uomo nel 2018

L'eleganza dell'uomo nel 1950 
                           







Qualcosa non torna… l’affermazione “stare al passo con i tempi” non trova sempre  terreno fertile se parliamo di moda maschile attuale.

Sulle passerelle di Milano moda uomo 2018 , un settore che fattura miliardi di euro all’anno, si sono viste sfilate e collezioni degne di nota, ma anche qualche “svarione” di troppo.
Ovviamente alcuni stilisti che amano la provocazione, hanno presentato alcune nuove tendenze che mal conciliano con il gusto, la classe e l’eleganza. Queste provocazioni servono come unico scopo per avere la visibilità che i media riservano alle nuove e strane tendenze della moda,  ben sapendo che difficilmente avranno un seguito commerciale di tutto rispetto. Servono solo per far parlare, disquisire e attirare quella attenzione che verrebbe senz’altro  meno senza queste proposte, forse futuristiche, ma improbabili.
Per lo stilista Giorgio Armani  “ l’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare” l’esatto contrario di quello che ultimamente alcuni stilisti propongono nelle loro collezioni. Mia personale e ferma convenzione è quella della rivisitazione senza grandi forzature della moda uomo anni 50,  quando tutto il mondo invidiava la creatività, l’eleganza e la sartorialità artigianale della moda italiana.