giovedì 10 dicembre 2020

MILANO 1979 - INAUGURAZIONE "STUDIO 54" - CHE TEMPI QUEI TEMPI

Che tempi, quei tempi...Era il mese di marzo del 1979 a Milano. L'inaugurazione dello "Studio 54" doveva essere un evento straordinario e per questo niente venne lasciato al caso. Alla consolle Il DJ americano Tony Carrasco, una squadra di baseball americano come buttafuori e la troupe televisiva del programma "L'altra domenica" condotta da Renzo Arbore per Raidue con l'inviata Silvia Annichiarico, ospiti VIP a iosa. Per supportare questo evento vennero chiusi per una settimana sia il Covo di Nord-Est a S.Margherita Ligure, Il Brera Bridge Club di Milano e il Greeen Club di Madonna di Campiglio in modo di avere tutti i dipendenti a disposizione. Tutto sembrava andasse per il meglio quando un gruppo di avventori staccandosi dalla pista da ballo gremita all'inverosimile si divisero in due; uno diretto alla consolle sita sul palco, gli altri verso il bancone bar che si trovava nel piano rialzato in cima alla sala (ex galleria del cinema Ambrosiano) Dalla consolle strapparono il microfono a Carrasco e iniziarono gli slogan contro l'apertura del locale considerato troppo borghese "Mentre gli operai muoiono a Marghera, voi spendete ventimila lire solo per entrare in questo locale di merda" era il leimotiv di quel gruppo. Tutto questo mentre l'altro gruppo in galleria, infilati dietro il bancone del bar, lanciavano giù verso la pista, gremita di persone, bottiglie e bicchieri sulla testa dei malcapitati. Ci fu il caos completo e solo verso le quattro del mattino si riuscì ad allontanare gli ultimi irriducibili ribelli.Ma non tutto terminò senza una nota ironica. Quando verso le 4 del mattino pubblico e contestatori si defilarono, in fondo alla pista da ballo sostava un gruppo formato da 5 irriducibili sovversivi. Facce da duri che non avendo nessuna intenzione di andarsene urlavano e sghizazzavano nei nostri confronti, in sostanza ci stavano prendendo per il culo. Dall'altra parte Lello Liguori con il sottoscritto e altre persone aspettavamo che questi facinorosi se ne andassero. Visto che questi non avevano intenzione di farlo, Lello mi disse con timbro deciso “Dai Rody vai te a dirgli di non rompere i coglioni e di andarsene subito.” Rimasi per un istante sbigottito, ma non volendo fare la figura con Lello e gli altri presenti di essere un cagasotto, raggiunsi con piglio e decisione il gruppo di queste teste di cazzo che mi attendevano (la distanza tra noi e loro era di circa 50 metri) e davanti alle loro facce poco raccomandabili dissi “ Scusate che ore sono?”. Ovviamente tra sberleffi risate e provocazioni mi mandarono a fanculo. Raggiunsi Lello e gli altri con calma apparente e non senza soddisfazione dissi “Tranquillo Lello tra 10 minuti se ne vanno”. E stranamente e per fortuna così fecero. La parte ironica di questo fatto fu che il giorno dopo tutti, saputo la storia, si chiesero che cosa io avessi detto per far in modo che questi cazzuti se ne andassero e Lello rispondeva, "semplice Rody è uno con le palle". Quando mesi dopo raccontai come veramente andò. Liguori rise per un mese intero. Ovviamente la serata dell'inaugurazione finì con grande clamore sui giornali e tv. Lello Liguori in accordo con i leader della protesta, per non avere altre sorprese di questo genere, dovette aprire un locale/discoteca apposta per loro, il "Punto Rosso". Lello Liguori, patron dello "Studio 54" mi volle al suo fianco in questa avventura che mi permise di avere i miei primi contatti con il mondo dello spettacolo. Ricordo che allo "Studio 54" tempo dopo durante le prove pomeridiane per il debutto della star dell'epoca, Dee D Jackson, mentre me ne stavo seduto in platea per seguire le prove, si sedette al mio fianco un giovane con un paio di occhiali bianchi. In modo gentile e scusandosi per il disturbo mi chiese se era possibile far avere una musicassetta a Dee D Jackson. Il suo nome era Enrico Ruggeri. Che tempi, quei tempi..