martedì 22 settembre 2020

LE "RADICI" DI ENEA BASTIANINI

Il suo viso ha l’espressione uguale da quando era un ragazzino, stesso sorriso e stessa maestria. Ieri guardando in tv la gara di Moto 2 mi sono entusiasmato, incazzato e poi ancora esultato. Enea Bastianini ha vinto la gara proprio nella terra di Romagna, casa sua. Nel 2009 in una mattina di domenica , mentre percorrevo la statale che portava a Rimini per un aperitivo, appena fuori Riccione, notavo un assembramento di persone nei pressi di un Kartdromo. Incuriosito decisi di fermarmi, parcheggiai l’auto e mi misi al bordo della pista dove si stava svolgendo una prova per il Campionato Italiano di “Minimoto”. In testa ad un gruppo di questi “mini piloti” notai un ragazzino che con una grinta sportiva non da poco, dimostrava di non aver nessuna intenzione di farsi superare dai due inseguitori che lo tallonavano. Il fatto mi entusiasmò e non poco, al punto che tifai per lui durante tutta la gara che con merito vinse. Chiesi ad uno spettatore posto al mio fianco che stava ancora esultando per quella vittoria, informazioni sul giovane pilota. Guarda caso era un parente del giovane Enea Bastianini il vincitore che poco dopo mi trascinò verso lo stand dove feci la conoscenza dei genitori e del piccolo giovane vincitore. Dopo una settimana nel mio ufficio ci fu un incontro con il papà del giovane pilota dove si gettarono le basi per una reciproca collaborazione. Fu così che conobbi e frequentai per un periodo di tempo Enea a la famiglia Bastianini. Enea era un ragazzino non solo bello ma mi stupì la sua silenziosa determinazione, parlava poco ma capiva molto e si intuiva che aveva già chiaro in testa quale era la strada del suo futuro. Papà Emilio con mamma Antonella seguivano e rispettavano le sue scelte, anche quando lo iscrissero ad un corso di nuoto dove Enea si dimostrò un valente sportivo. Era dal 1997 che Enea faceva parte del progetto giovani azzurri e nelle sue categorie saliva sempre sul podio diventando il primo della Polisportiva riccionese a salire sul podio tricolore arrivando secondo. La sua allenatrice era Alicia Carretero ex nazionale di tuffi spagnola che ebbi il piacere di conoscere. Pur portando avanti in parallelo due sport Enea fu lasciato libero di scegliere e ovviamente Enea optò per proseguire il suo sogno, quello di correre con le moto. In due anni Enea vinse con le minimoto il Campionato Europeo, Nazionale e Regionale. Per festeggiare questi titoli organizzai un evento al “Blubar” di Riccione in Viale Ceccarini ma commisi un errore seppur veniale, coinvolgendo in quell’evento anche Mattia Pasini e il suo team che allora correva nel Moto GP classe 2. In quel contesto le maggiori attenzioni della stampa e delle tv furono per Mattia, dimenticandosi che il festeggiato era invece Enea e le sue vittorie. Questo lasciò l’amaro in bocca al giovanissimo Enea che con ragione si sentì trascurato. Le minimoto all’epoca erano seguite pochissimo dalla stampa nazionale mentre il GP con Valentino Rossi era all’apice e dopo due settimane si correva il Gran Premio di Moto GP a Misano dove gareggiava Mattia Pasini che salì sul podio al primo posto. Vinse la gara con una moto color rosa in onore della “Notte Rosa” che si svolge tutt’ora ogni anno sul littorale romagnolo. Qualche tempo dopo ad Enea, nonostante la giovane età, gli venne proposto la guida di una moto Honda HIRP 100cc che presentammo in anteprima a Riccione in noto locale in Via dei Mille. Scelsi per condurre l’evento una giovane Neraida Bega, oggi attrice affermata che vive in California a Hollywood. Oltre alla moto un nuovo contratto che gli avrebbe aperto le porte verso il meritato successo. Conservo e custodisco gelosamente le foto con altro materiale che servirono per il suo primo sito in rete, ma soprattutto conservo il ricordo di un ragazzo eccezionale che aveva nel suo DNA la grinta e quel pizzico di follia che solo chi ha solide radici possono permettersi, ma questo è anche merito di Emilio e Antonella i suoi genitori.