giovedì 22 agosto 2013

COSA VA DI MODA OGGI......

"Cosa va di moda oggi?
Avere la sigaretta in mano, i pantaloni sotto al culo o, meglio ancora, non averli proprio i vestiti. Se ascolti il rap sei figo e se bestemmi, cazzo fratello sei il migliore. Cambiare fidanzato come le mutande è l'azione migliore che una ragazza possa fare. Oggi va di moda tutto quello che è apparente. La sostanza, nella maggior parte dei casi non conta. Se in mano hai un libro sei una secchiona, ma se impugni una sigaretta o un pisello sei fantastica!!"
Ho rubato questo post da Facebook, scritto da Ceci Greggio, in poche righe è riassunto un pensiero che è facilmente condivisibile. Si vive quasi esclusivamente di apparenza, dimenticandosi che si può mentire a tutti ma non a se stessi.

martedì 20 agosto 2013

LA BUONA MUSICA DI ANDREA PORCEDDU

Andrea Porceddu - Green Rose


Non sempre la buona musica è fatta da musicisti famosi o da pop star osannati e non sempre la buona  musica ti viene a trovare a casa ma la devi andare a cercare.
A Milano in alcuni locali sui navigli c'è quasi sempre dell'ottima musica se si va alle "Scimmie" difficilmente si sbaglia, si può ascoltare della buona musica dal vivo magari cenando sul barcone adibito a ristorante, oppure per rivivere l'atmosfera degli anni 50 della Havana, alla "Casa de la musica"  si esibiscono gruppi veramente forti e promotori di ottima  musica cubana. Ma questo vale anche per altre città italiane, a Bologna esiste il "Rockaffè" oppure la "Cantina Bentivoglio", a Roma "l'Alexanderplatz" o il "Conte Staccio". Ma la buona musica si può trovare in altri mille posti.
Si racconta che la vera musica non contaminata la si può trovare solo per strada e New York ne è la capitale con i suoi artisti di strada che suonano in piazze, nelle stazioni o nei treni e sanno regalare sempre qualche minuto di suoni fuori dal comune.
Ma a volte non serve scappare lontano, anche nella sonnolenta Pinzolo in Trentino si può ascoltare della buona musica. Al "Blu bar" poche settimane fa ho avuto modo di ascoltare un giovane musicista che si esibiva davanti ad un pubblico attento. Non conosco il suo percorso professionale ma se, il mio fiuto non mi inganna e la sua tenacia persisterà,  il futuro gli riserverà gradevoli sorprese. Si chiama Andrea Porceddu in arte Green Rose.
Comunque sia dovunque andiate, dove c'è buona musica non può esserci nulla di cattivo.  

venerdì 12 luglio 2013

LELLO LIGUORI E IL MITICO Green Club Madonna di Campiglio 1977/79

 A volte delle vecchie fotografie (anni 70) valgono più di mille parole per ricordare un locale come il "Green Club" di Madonna di Campiglio.
Nessun locale della rinomata località montana è mai riuscito nel tempo ad emulare il successo del Green. Patron del locale Lello Liguori, famoso personaggio considerato l'imperatore delle notti milanesi e gestore di locali vip come "Il Covo di Santa Margherita" e i locali milanesi  "Studio 54"  "Brera Bridge Club" e il "Number One".
Nel 1977 Liguori mi volle al Green come direttore, ma fu grazie ai "mitici" Pasquale e Alfredo Casiello, Maurizio Masini e al barman per eccellenza Alfredino, che il Green divenne il locale "Top" tra le varie località montane.
Fu un periodo indimenticabile dove  mondanità, trasgressioni  e una straordinaria lucida follia, erano il condimento di quelle serate che, quanto prima racconterò in un dei miei prossimi libri con aneddoti piccanti e storie d'altri tempi. Questo anche per esaudire un desiderio di "Pasticca" figlio del grande ed indimenticabile Pasquale Casiello.


Ilona Staller
Beppe Grillo


Luisa- Rody"Agonia,Maurizio,Roberto,Rody


Dee Dee Jakson e Rody back stage Green
Franco Califano e Rody american bar


Pubbliche relazioni.....

Maurizio Masini- Rody Mirri

lunedì 1 luglio 2013

COSTITUZIONE MANIPOLATA.


Condivido in pieno quello che Pierluigi Battista scrive sul Corriere della Sera in data 1-Luglio 2013,dal titolo "Idiozie al telefono ma non un crimine",prendendo spunto dal caso di Fabrizio Miccoli calciatore del Palermo.

"Io so."io so", senza averne le prove,che la stragrande maggioranza delle persone si abbandonano talvolta nelle telefonate private a sciocchezze, vanterie,bugie,scurrilità,sgrammaticature,panzane."Io so"che in una conversazione privata si dicono cose che in pubblico non si direbbero mai"......

Come detto condivido il tutto, ma lo stesso pensiero credo valga anche per le registrazioni e  filmati rubati di nascosto in casa altrui, per poi magari darle in pasto al pubblico in  programmi televisivi, estrapolando solo  stralci di immagini e frasi di una conversazione senza contestualizzare il tutto.

Battista scrive:"Il confine della riservatezza è ormai stato devastato. Una chiacchiera al telefono, per quanto farcita di espressioni deplorevoli sul piano pubblico, dovrebbe godere delle tutele che la stessa Costituzione , all'articolo 15,ha riconosciuto come inviolabili. Ma la Costituzione viene manipolata secondo le convenienze da chi ne fa un uso spregevolmente di parte. Viene esaltata o ignorata a giorni alterni....."

Mi auguro ( ma no ho dubbi ) che la stessa misura e lo stesso pensiero Pierluigi Battista lo riservi anche per quei programmi televisivi che con la scusa della satira trasmettono filmati e conversazioni riprese di nascosto per poi  utilizzarle a loro piacimento per delegittimare o per far avvallare tesi a loro care.

Mi auguro inoltre di vedere presto nei Tribunali sul banco degli imputati gli artefici di queste porcherie pseudo giornalistiche.Io, personalmente ho mille e più motivi per rallegrarmi di questo e come dice un vecchio e saggio detto "Ride bene chi ride per ultimo".


sabato 22 giugno 2013

GIUSI NICOLINI (SINDACO DI LAMPEDUSA) E LE MORTI DIMENTICATE

Questa lettera scritta dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini serve per aprire gli occhi su cosa succede nella nostra "bella Italia"e che nessun quotidiano pubblicherà......



"Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa
Eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?
Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l’inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce.
Sono indignata dall’assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell’Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra.
Sono sempre più convinta che la politica europea sull’immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente. Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l’unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l’Europa motivo di vergogna e disonore.
In tutta questa tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l’unico motivo di orgoglio ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano vite umane a 140 miglia da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi, come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche.
Giusi Nicolini (Sindaco di Lampedusamentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi, come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche.
Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all’accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all’Europa intera. Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza."

Giusi Nicolini (Sindaco di Lampedusa)

venerdì 7 giugno 2013

PREGIUDIZIO E NOBILTA'


Capita sovente di avere dei pregiudizi su qualcuno che frequentiamo, magari qualcuno che è entrato nella nostra vita da poco la cui conoscenza deriva da fattori casuali. 
A volte basta una frase o un gesto per far sì che questi pregiudizi diventino per noi certezze, a volte perdiamo occasioni irripetibili per conoscere veramente una persona, ma questo dipende unicamente da noi.
Assumere dei pregiudizi confezionati o avvalersi di fatti non verificati, auto convincersi di spiegazioni semplicistiche, lasciarsi persuadere da impressioni superficiali, tutto questo ci può allontanare dalla realtà e ci può far perdere un futuro amico ma ci da una certezza, quella  della necessità di riorganizzare meglio la nostra vita.
L'unico sistema per evitare di avere pregiudizi sulle persone è la chiarezza delle parole e dei fatti, confrontarsi, chiedere, rispondere. Se questo non avviene, non solo il pregiudizio è persistente dentro di noi ma ci fa comodo. In questo caso, come sempre, risulterà più facile auto convincersi di aver ragione piuttosto che ammettere i nostri limiti.
Ogni gesto nobile è riconducibile alla personalità della persona e per poter giudicare delle cose grandi e nobili bisogna possedere un anima altrettanto grande e nobile, chi mette in dubbio o ravvisa negli altri furbizie o interessi senza averne  certezze e  prove, convive con il pregiudizio.
Pregiudizio e nobiltà non vanno mai mano nella mano, possono solo sfiorarsi per un istante,un attimo, poi la nobiltà vola via, vola in alto....