giovedì 3 maggio 2018

I ROM ADESSO RUBANO PURE I CANI .....








L'Italia ultimamente è diventata il refugium peccatorum di delinquenza straniera, sapendo di farla franca, grazie alle nostre leggi, al buonismo di certi giudici e ai tagli fatti alle forze dell' ordine, che per pochi soldi spesso ci rimettono pure la pelle. I furti nelle case sono quintuplicati, e come non bastasse la feccia che ci ha invaso si è specializzata in un altro reato, a dir poco odioso: il furto di cani.

I dati resi noti da Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) sono allarmanti: solo nel 2017 i furti di cani denunciati e segnalati sono stati oltre 36.000, circa 3.000 al mese, 100 al dì, ogni 15 minuti viene rapito un cane in Italia. Il 2017 ha registrato un aumento del 12% in più di rapimenti rispetto al 2016 (32.000) e 2015 (30.000).

CANI
Un giro economico secondo le stime che vale dai 5/7 milioni di euro all' anno. Un quadro agghiacciante, un fenomeno denunciato anche in Tv da Quinta colonna: «Ladri di cani: il nuovo business dei nomadi. Secondo le segnalazioni sono in aumento i furti degli animali domestici riconducibili a bande di rom organizzate». I cani più presi di mira dai ladri (58%) sono quelli di razze pregiate di piccola taglia: Chihuahua, Maltesi Pinscher, bulledog francesi e inglesi, ma anche quelli di grossa taglia, sempre di razza, specie pastori tedeschi e pregiati cani da caccia.

PRELEVATI DA CASA
Gli animali vengono prelevati nelle loro case e giardini, in auto, legati fuori dai negozi e durante le passeggiate nei parchi e in aree apposite. Perfino rubati ai proprietari da rom strappandogli di mano il guinzaglio, prendendo l' animale e fuggendo in auto, dove il complice aspetta con la vettura accesa.


Le regioni più colpite sono: Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Puglia; per i cani da caccia Umbria, Toscana e Sicilia. Si ipotizza siano sequestri su commissione, le inchieste di Aidaa hanno rivelato una vera organizzazione criminale, mirata a smistare i cani rubati in allevamenti lagher abusivi nei paesi dell' Est Europa, specie in Romania, dove i maschi sono usati come riproduttori e le femmine come fattrici, mentre i cani anziani o sterilizzati vengono spesso rivenduti nei paesi del nord Europa dove i costi di un cane di razza è proibitivo.

DESTINI CRUDELI
combattimenti di caniCOMBATTIMENTI DI CANI
Ci sono casi in cui il destino degli animali è più atroce, usati per la vivisezione clandestina, combattimenti, uso di carni e pelli, trasporto della droga e sfruttamento sessuale, confermati da recenti fatti di cronaca, come quello a Briatico (ViboValentia, Calabria) di un cane fatto arrosto (per essere mangiato) da un nigeriano di 29 anni ospite del centro di accoglienza per richiedenti asilo; ai Carabinieri intervenuti subito l' uomo ha detto di non sapere che in Italia è reato cibarsi con cani e gatti dopo averli uccisi.

CAMPO NOMADICAMPO NOMADI
Lorenzo Croce, presidente Aidaa ha scritto al ministro dell' Interno Minniti chiedendo «immediata espulsione del responsabile del reato barbaro e criminale e dei suoi eventuali complici». Aggiunge Stefania Sanzani, responsabile di vigilanza ambientale zoofila di Legambiente: «A Ravenna come in altre parte d' Italia abbiamo avuto notizia di carne di cane o gatto conservata nei freezer di ristoranti etnici. Sembra assurdo ma succede.
Poco lontano da qui sono stati trovati microchip tra la carne nei piatti di un ristorante».

Per farsi idea della disperazione in Italia basta visitare la pagina Fb Cani Rapiti. L' appello di Croce: «La situazione dei cani rubati è sottovalutata, chiediamo maggiori controlli a partire dall' obbligo di lettura del microchip dei veterinari che 
 può aiutare a ritrovare i cani rubati almeno in parte».
val d ala parco delle valli campo nomadi romaVAL D ALA PARCO DELLE VALLI CAMPO NOMADI ROMA

Per il furto di animali non esiste una banca dati nazionale delle Forze di Polizia e le denunce restano lettera morta nei commissariati. Da anni la Lega nazionale per la difesa del cane invoca le istituzioni di un database dei furti. Si consiglia ai proprietari di cani e gatti di munirli di microchip, non lasciarli in giardino, in auto, legati fuori da negozi (con la nuova legge si può portare Fido ovunque), mai farli passeggiare senza guinzaglio e tenerli sempre d' occhio. E i cani da caccia mai lasciarli in capanni soli. Utili i gps sul collare di cane o gatto che tracciano la loro posizione all' istante, alcuni sono dotati di allarme per il superamento della "zona protetta".


 Marinella Meroni per ''Libero Quotidiano''
AMAM

lunedì 23 aprile 2018

L'INDIMENTICABILE MARCO GAROFALO

Con Marco Garofalo, Pierluigi Perra, Laura Bianca, Monica, Paola Citterio. Rody Mirri a Bellezze sulla Neve - Canale 5 - Madonna di Campiglio A pochi giorni dalla scomparsa di Isabella Biagini una brutta malattia si è portata via anche Marco Garofalo, 62 anni, coreografo e professore di danza moderna al talent di AMICI di Maria De Filippi. Il suo esordio in televisione risale al 1978 nell’ambito del programma MA CHE SERA con l’intramontabile Raffaella Carrà. Poi moltissime altre trasmissioni lo hanno visto protagonista come coreografo; LASCIA O RADOPPIA? BUONA DAMENICA, BELLEZZE SULLA NEVE, OCCHIO ALLO SPECCHIO, CIAO DARWIN, LUNA PARK, RE PER UNA NOTTE. Con lui ho un sacco di ricordi bellissimi, sopratutto i tre mesi trascorsi insieme mentre eravamo ambedue impegnati con il programma BELLEZZE SULLA NEVE in prima serata su CANALE 5 a Madonna di Campiglio. Marco oltre che essere stato un serio professionista era di una simpatia esagerata, le sue battute nel tipico accento romanesco, non solo erano spassose, ma servivano per sdrammatizzare quei momenti di tensione che spesso accadono durante le registrazioni di un programma.Durante la sua malattia ho saputo che ha lottato fino alla fine esattamente come era solito fare anche nella vita.Ciao grande, grandissimo Marco…

domenica 15 aprile 2018

ISABELLA BIAGINI IRONICA E SFORTUNATA...


La scomparsa di Isabella Biagini mi riporta al passato..
BIAGINI E RODY MIRRI 

Passano gli anni e con loro aumentano i ricordi e questo succede soprattutto quando viene a mancare una persona che hai conosciuto come Isabella Biagini. Una donna intelligente, ironica e sfortunata. Una donna fuori luogo nel mondo dello spettacolo perche usava sempre la testa il  cuore e l'anima anche quando non gli conveniva, dando sempre  priorità agli affetti.   
Succede raramente che i sogni di un ragazzino possano nel tempo realizzarsi e rimangono quasi sempre sogni o desideri custoditi nel baule dei ricordi che di volta in volta ripeschiamo quando un fatto o una notizia ci riporta indietro nel tempo.
Nel 1968 esplodeva la beat mania, Beatles, Rolling Stone, Nomadi, Equipe 84 ed io, come tanti giovani di allora,  cercavo di imitarli indossando i primi jeans scampanati e facendo, genitori permettendo, crescere i capelli di qualche centimetro.  La televisione in bianco e nero trasmetteva i primi varietà del sabato sera con Mina e Celentano, le sfide canore come “Canzonissima” davano lo spunto per capire le distanze incolmabili dei gusti, non solo musicali, tra  genitori, nonni e figli. Claudio Villa e Orietta Berti contro  Patty Pravo, Formula tre, Bobby Solo e Little Tony. Le prime uscite in discoteca, quasi sempre nel pomeriggio, le prime feste in casa con amici e un “mangiadischi” o nei pochi bar dove nella saletta attigua con 100 lire infilate nel juke-box si ascoltavano tre canzoni. Quasi sempre si optava per due pezzi  scatenati e un lento, già il “lento” la prima forma di seduzione tra maschi e femmine  dove avevi tre minuti di tempo per giocarti la possibilità di capire se la ragazza ci stava. “Stava” era un eufemismo, voleva semplicemente e ingenuamente dire  che la tua compagna di ballo ti permetteva di stringerla a se e se poi ci scappava un bacio, era cosa fatta ma solo metaforicamente perche, quasi sempre, il tutto si fermava lì, oppure, anche se succedeva di rado,  era l’inizio di un approccio verso l’universo sessuale. 
Furono gli anni 70/80 che portarono la rivoluzione sessuale accompagnati dagli slogan “Fate l’amore non la guerra” oppure “Free Love”. Furono anche gli “Anni di piombo” di “Brigate rosse” mentre un perbenismo tacente e conformista dominava l’Italia di fronte a stragi, ipocrisie e intrallazzi.
Arrivò il secondo, poi il terzo canale e con essi la televisione a colori, i capelli lunghi non erano più tabù e i motorini dei giovani  avevano lasciato il posto alle prime Fiat 500, nelle classifiche più gettonate Alan Sorrenti, Battiato, Battisti e De Gregori. Mi piaceva e mi attirava quel mondo di musica, lustrini paillettes che mi permettevano di sognare orizzonti lontanissimi dalla mia realtà. 
Oggi con un capitombolo all’indietro rivedo quegli anni  e me stesso ventenne che scalpitava per trovare risposte alla sua smania di andare oltre lo steccato dove tutto gli andava stretto. Oggi quando ripenso  che gioivo nel vedere in tv i  miei  idoli  televisivi e canori sorrido… sono le stesse persone con cui, nel tempo, ho condiviso amicizie, lavori e divertimento e per uno strano gioco del destino tanti di questi personaggi sono stati da me, non tanto inconsapevolmente, ospitati per motivi di amicizia o di lavoro proprio nello stesso luogo, nello stesso paese dove sono nate le mie aspirazioni,  proprio loro i protagonisti  metaforici della mia gioventù sono arrivati lì da dove sono partito,  dove sono nato, dove da ragazzo sognavo nel vederli in tv. Isabella Biagini era una di queste persone che con Walter Chiari, Franco Califano e altri ancora hanno contribuito senza saperlo alla realizzazione di un sogno maturato tanti anni fa nella testa di un giovane ragazzo.
Sogno e gioia due fattori fondamentali, è il  sogno e la gioia a far partire i nostri piedi. Dubbi e timori li fanno rallentare.