mercoledì 27 marzo 2013

VILLA MARIFLOR

Villa Mariflor


Dicono che l'ospite sia un gioiello posato sul cuscino dell'ospitalità e varcando le soglie di Villa Mariflor, un grazioso Bed & Breakfast,  questa è la prima sensazione che traspare.
Un luogo dove puoi soggiornare, rilassarti, riposare, provare stupore per la tranquillità del posto immerso nel verde della campagna veneziana. Un B&B  famigliare, esattamente come indica la  dicitura posta nella Home page del sito "Questa casa non è un albergo.Non è una frase fatta. Non siamo di fatto un Hotel, ma una casa che offre i propri spazi privati a chi li sa apprezzare".
E' con questa filosofia che la Signora Anna con i figli Daniela e Davide accolgono i loro ospiti permettendo loro di utilizzare spazi arredati con cura e arricchiti con mobili d'epoca. Ovviamente la discrezione è la loro parola d'ordine ma non solo, la semplicità e la disponibilità verso gli ospiti è una garanzia. Ma niente nasce per caso, la loro proverbiale ospitalità è un vizio di famiglia derivata da generazioni di ristoratori e albergatori veneziani e oggi racchiusa nel loro B&B.
Io stesso, grazie ad un amico giornalista del Gazzettino di Venezia ho avuto l'occasione di essere ospite di questa "casa" trovandomi così immerso in un mare di piacevoli sorprese iniziando dal mattino quando, uscendo in veranda, sono stato accolto da una sinfonia orchestrata dal cinguettio degli uccelli provenienti da un adiacente boschetto da favola. 
I consigli sono fatti per non essere seguiti, ma se vi capitasse di andare a Venezia allora.....

B&B Villa Mariflor Olmo di Martellago Venezia
 (www.villa-mariflor.com)  

giovedì 21 marzo 2013

QUANDO BEPPE GRILLO.....

Adelmo Dorna- Beppe Grillo- Rody Mirri - 1979 Green Madonna di Campiglio 


Beppe Grillo è il personaggio più discusso del momento e il suo movimento riempie i giornali di tutto il mondo. Portavoce di quei cittadini che stanchi di politici e di una politica manipolata affidano a lui le speranze di un cambiamento.
La sua visione della politica emerse quando nel 1986 in un programma Rai attaccò duramente i socialisti, per poi allontanarlo dal 1986 al 1993 per due battute che anticipavano Tangentopoli. In una, ammiccando uno spot che faceva per uno yogurt bussando alle porte della gente per offrire un assaggio, raccontava di aver bussato a casa Craxi. Bettino apriva e faceva per richiudere l'uscio:"No grazie non mangio yogurt". E lui "Ma non sono qui per quello è che mi hanno fregato il motorino, e pensavo che lei ne sapesse qualcosa".
Nell' altra, parlava della mitica missione in Cina del premier socialista che s'era portato dietro un codazzo di parenti, amici, portaborse, damazze, contesse, fidanzate. Giunto a Pechino l'avevano avvertito:"Sa presidente qui siamo tutti socialisti" e lui aveva risposto:"Ma allora a chi rubate?
Lontani sono i tempi quando Beppe Grillo girava l'Italia con i suoi monologhi  riempiendo i locali alla moda, io ebbi modo di conoscerlo nel 1978 al Covo di Nord-Est di S.Margherita Ligure e al Green di Madonna di Campiglio. Poi nel tempo la sua comicità cambiò e quando lo rividi in occasione di alcune sue esibizioni a Voghera e Cantù la sua comicità si era trasformata in una  satira graffiante verso le ingiustizie sociali e politiche.
Oggi Beppe Grillo fondatore con Casaleggio del movimento 5 Stelle applica le sue idee e le sue convinzioni alla politica inseguendo un suo sogno e visto i risultati tutto fa pensare che possa realizzarlo, in parte ci è già riuscito e si sa che la differenza tra sognatori e realisti è una sola: I realisti sognano di arrivare in un posto, i sognatori in quel posto ci sono già.



martedì 12 marzo 2013

ALESSANDRA BORGIA INVIATA "SPECIALE"

Alessandra Borgia


Tra i numerosi giornalisti della ultima generazione spicca per professionalità e bravura Alessandra Borgia.
Dal 2001 lavora a  Videonews come inviata dei programmi Mattino 5, Pomeriggio 5 e Domenica Live. Nella marea di inviati televisivi non può sfuggire allo spettatore la personalità  di questa giornalista, sicura e preparata incalza con domande mai banali e scontate i suoi interlocutori,anzi come più volte ha dimostrato non esiti, se l'argomento e i fatti lo richiedono, di intervenire per puntualizzare il suo pensiero e di sicuro non è la giornalista a cui puoi raccontare quello che ti pare perche conosce nei dettagli l'argomento trattato.
Tutto questo non è casuale ma frutto di una dura gavetta, infatti curiosando in rete scopro che la stessa ha iniziato il suo percorso professionale nel 2003 in una tv privata leccese,Telerama, dove ha appreso tutte le tecniche fondamentali per un inviato, passando dalla realizzazione dei servizi, al montaggio e riprese.
Altra importante esperienza in quel periodo la conseguì lavorando  nelle radio del Gruppo Mixer Media Management. Nel 1998 approda a Mediaset chiamata dal direttore di "Verissimo" Piero Vigorelli come inviata. 
Ecco perche non stupisce vederla in video sicura e tosta in un mondo dove raramente viene premiato il merito, un esempio quello di Alessandra Borgia che dovrebbe far meditare le aspiranti (e non sono poche)del successo "facile".






 




sabato 2 marzo 2013

IL FUTURO E' NELLE MANI DELLE DONNE....

Evidentemente l'universo maschile e l'universo femminile pur convivendo sono diversi in tutto, due modi differenti di pensare, di vedere il mondo e di relazionarsi.
Uomini e donne concepiscono la vita in maniera diversa e l'affrontano basandosi su schemi mentali diversi. Uno dei presupposti per una buona intesa tra l'universo femminile e maschile risiede quindi nella conoscenza di queste differenze.
Trovare l'altra metà della mela è un gioco al massacro, il principe azzurro sul suo destriero bianco esiste solo nelle favole e la moglie o la compagna perfetta è solo utopia.
Amore e passione non sempre bastano, l'amore vuol ricevere tanto quanto da e vive non solo di sentimenti e  tutte le passioni sono esagerate, ecco perche si chiamano passioni e la passione si alimenta di quello che non sai di un altra persona, molto più di quello che sai. Se non la conosci e hai qualche buon elemento di partenza ti puoi immaginare qualsiasi cosa. Sovrapponi le tue fantasie alle zone d'ombra e se ci sono tante zone d'ombra hai ancora più spazio e puoi farci stare dei sogni interi.
Il guaio di una passione è che produce molta luce concentrata, è solo una questione di tempo prima che rischiari ogni piccolo angolo, e di solito non ci trovi più molto quando l'ombra si è dissolta. 
La passione d'amore spiega molte cose ma non giustifica nulla.
Avere un progetto in comune e saper convivere con i difetti del partner è forse l'unica soluzione accettabile per proseguire un cammino lastricato di trabocchetti. 
Facile innamorarsi dei pregi, mentre rimane complicato saper dividere e convivere con i difetti che ognuno si porta nello zaino della vita, ma se riusciamo in questo, allora tutto diventa meno pesante,ma niente può essere devastante in una coppia come la noia, vera arma letale.
L'uomo da il massimo di sè quando si innamora, oppure quando viene lasciato, ma pecca molto nel "durante". La donna non dimentica, e sa essere vendicativa perche quando ama dona tutta se stessa,ma quando gli si manca di rispetto e viene delusa, difficilmente ritorna sui suoi passi.
Due sono gli errori imperdonabili degli uomini: Quando sono troppo innamorati o quando non lo sono abbastanza per capire che la donna giusta è quella al loro fianco.
Ma anche le donne non scherzano...le donne quando non amano hanno il sangue freddo di un chirurgo, e c'è pure chi divide le donne in tre categorie:Le puttane,le stronze, e le rompiballe. La puttana la dà a tutti, la stronza la dà a tutti meno che a te, la rompiballe la dà a te,solo a te,sempre a te.
Cesare Pavese sosteneva che nessuna donna fa un matrimonio  d'interesse:tutte hanno l'accortezza, prima di sposare un personaggio famoso e ricco di innamorarsene. Sono anche queste diverse interpretazioni che separano l'universo femminile da quello maschile, ma niente e nessuno potrà fermare il cammino verso un futuro che vedrà la donna artefice primaria di un mondo più giusto e questo succederà solo quando la donna sarà totalmente indipendente e nessun uomo sarà dietro o su un piano superiore a lei.



sabato 23 febbraio 2013

SANREMO 2013-NIENTE DI NUOVO,ANZI...


La mia probabilmente è una voce fuori dal coro, ma Sanremo 2013 non mi è piaciuto.
Anzi qualcosa di bello si è visto, la scenografia realizzata da Francesca Montinaro, per il resto ho trovato il tutto noioso, ripetitivo e privo di classe, grazie alla Littizzetto  e alle sue volgarità gratuite e poco consone ad uno spettacolo che ha la presunzione di essere un evento internazionale  (programma in Eurovisione).
Le canzoni possono o non possono piacere, ma in questo contesto, così come è da sempre il Festival, rimangono solo il contorno di una pietanza. Sono comunque sparite quelle musiche e melodie capaci di attraversare i nostri confini, ma questo giudizio è personale e soggettivo.
Cambiano i conduttori, cambiano le scenografie ma non cambia la sostanza. Le idee, gira e rigira sono più o meno le stesse, peccato. Chiunque sia stato chiamato alla conduzione del Festival dichiarava che bisognava guardare al futuro con un respiro internazionale ma, tranne qualche ospite, si è  visto ben poco di cosmopolita.
Forse mai come in questo caso è il passato che può tornare utile. Negli anni 60 al Festival partecipavano cantanti italiani abbinati con la stessa canzone ad un artista straniero, sul palco sanremese salirono big internazionali da Wilson Pichett a Dionne Warwich, Louis Amstrong, Petula Clarck, Pat Boone, Gene Pitney e altri ancora.
Fu così che la notorietà del  Festival di Sanremo sbarcò in America e nel resto del mondo. Nel tempo la formula cambiò ma su quel palco, tra gli ospiti internazionali ci furono grandi artisti, Madonna, Whitney Houston, Ray Charles, Tom Jones, Backstreet Boys.
Nelle ultime edizioni si è puntato sullo spettacolo dando spazio alle cronache mondane, gossipare, alla satira, trasformando il Festival in un varietà televisivo lasciando la musica come contorno. Quest'anno Fazio ha rimesso al centro (almeno in parte) la musica, peccato però che i cantanti scelti erano solo quelli del suo giro,  piacciono a lui e questo basta.....giust'appunto,un varietà televisivo.






mercoledì 13 febbraio 2013

TOMMY UN CANE CHE SAPEVA AMARE....

Poche settimane fa avevo pubblicato un articolo su Tommy, il cane che dopo aver accompagnato in chiesa per il suo  funerale la sua padrona, tutti i giorni seguenti, puntualmente, si recava in quella chiesa,aspettando forse, di rivederla. Questo anche grazie ad un parroco accondiscendente che gli permetteva di sostare accovacciato vicino all'altare l'impossibile ritorno della sua padrona. 
Ci fu una gara di solidarietà nei confronti di Tommy, il figlio della sventurata signora pretendeva di essere lui ad occuparsi del cane, facendosi fotografare e intervistare, sebbene i rapporti con sua madre non fossero idilliaci, ma forse, invece che preoccuparsi realmente di Tommy  la potenza della notorietà era più importante di quel gesto.
Altri cittadini,si prodigarono per ottenerne l'affido ma poi purtroppo Tommy fini in una clinica,e in quel posto, oggi, è morto per un arresto cardiaco.
Se fosse stato un essere umano avrebbero detto che è morto di crepacuore.
Un altro esempio, fra i tanti, di come questi animali sanno affezionarsi hai loro amici. Loro amano indipendentemente da tutto, e in cambio chiedono solo affetto.
Per il cane niente è più drammatico che l'abbandono e se penso che troppo spesso questo avviene con inaudita semplicità mi chiedo chi sono i veri animali. Per chi non ha un animale è difficile spiegare questo e solo chi ne possiede può capire quanta ricchezza d'affetto possiamo ricevere da loro."Chi non ha tenuto con sè un cane non sa cosa sia amare ed essere amato" sosteneva Mariano Josè de Larra. Aggiungo... insegna ad un bambino a prendersi cura di un animale e avrai piantato il seme per una migliore umanità.
La fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano. Per altri forse tutto questo è ridicolo, e concordo nel pensare che non basta amare un cane per essere una buona persona, anche Hitler amava in modo smisurato il suo pastore tedesco,ma questo non è servito ad evitargli di commettere  stragi di vite umane.
Credo e penso però che se gli esseri umani prendessero come esempio la riconoscenza e la fedeltà dei cani, forse il mondo sarebbe migliore. 

"Se raccogliete un cane affamato e lo rifocillate,non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo." (Mark Twain 1894)

lunedì 4 febbraio 2013

L' ESTATE DELLE OFF MODEL...


Novella 2000 - Redazionale 1987

Nel 1987, Tozzi ,Ruggeri e Morandi vincevano a Sanremo. In parlamento arrivarono le dimissioni del presidente Bettino Craxi e Pippo Baudo lasciava la Rai per passare alla Fininvest come Direttore Artistico.
In testa alle classifiche discografiche spiccava Madonna con "Who's that girl", George Michael con "I want your sex" e Vasco Rossi con la sua "C'è chi dice no"ma fu anche l'estate del tormentone delle Off Model  con "Electrica Salsa"(baba-baba).
Un trio composto da tre ragazze prese in prestito dalla moda,tre indossatrici, Jagoda, Cosetta e Stefania. Il disco distribuito dalla Fonit Cetra e prodotto dalla Pamarò Production ebbe un estate folgorante. Nato da una cover del tedesco dj e cantante Sven Vath sotto lo pseudonimo di Off  e con i il testo tradotto da Malgioglio, arrivò improvvisamente in vetta alle classifiche italiane.
Dopo un estate di successi e popolarità, divisa tra serate e ospitate televisive e tanto divertimento, le Off Model sparirono dalle scene per ritornare nel mondo della moda.
Mi fa piacere ricordare questo fatto, anche perche nacque da una mia idea condivisa da Cristiano Malgioglio e Elio Palumbo. Insieme,per questa produzione,fondammo con sede in Via della Giuliana a Roma,la Pamarò srl. Un nome composto dalle prime due parole dei nostri nomi,  PA (Palumbo)  MA (Malgioglio)  RO (Rody).

Un estate di tanti anni fa.....























giovedì 24 gennaio 2013

Il VALORE DELL'AMICIZIA

Oggi in tanti abusano e si riempiono la bocca con la parola "amico" e numerosi sono quelli che si vantano di averne centinaia su Facebook, altri sono convinti di esserne circondati. Poi arriva sempre il giorno della verifica...e quì sono cazzi amari.
Quel giorno e solo in quel giorno la realtà ci farà capire chi sono i veri amici e quanto valga quella parola ...."amico".
La prima regola per capire tutto ciò è universale, ovvero trovarsi in una difficoltà oggettiva, derivante da una grave  malattia, una situazione finanziaria disastrosa, una situazione sentimentale o  famigliare insostenibile, dove  l'aiuto, virtuale o morale vale zero e l'unico aiuto possibile è quello concreto.
Solo in uno di questi casi si potrà valutare l'essenza della parola stessa, dove  fiumi di parole e discorsi di convenienza non troveranno spazio,dove si soppeserà quello che magari da tempo consideravamo un privilegio, il fatto di essere circondati da amici, amici del cuore, come si usa dire quando con alcuni di loro dividi il tuo tempo libero,i tuoi segreti e confessato e condiviso gran parte della propria vita.
In quel caso la fantasia troverà adepti virtuosi con scuse e motivazioni partorite di sana pianta che andranno ad arricchire un elenco inesauribile e fonte di ispirazione per migliaia di scrittori  e commediografi. 
Quando avrai bisogno di loro subentrerà nella tua mente un altra parola che diventerà un intercalare nel tuo pensare, "volatizzati", perche succederà proprio così..spariranno velocemente come uccelli migratori .
Gli amici quelli veri, sono quelli che ci aiutano nelle difficoltà senza chiedere nulla in cambio, sono quelli che corrono subito da te  anteponendo i tuoi problemi al loro tempo e esigenze.
L'amicizia è un sentimento d'affetto vivo e reciproco da non confondersi con l'amore. L'amore è sublime e miserabile, eroico e stupido, mai giusto. Il registro della giustizia non è l'amore, è l'amicizia.
Gli amici veri esistono, io ne ho la prova.


mercoledì 16 gennaio 2013

QUEL CANE CHE CERCA LA PADRONA IN CHIESA....

Quel cane che cerca la padrona in chiesa...

La storia di Tommy non penso abbia a che fare con la religione,ma semmai con la chiesa intesa come edificio, non luogo di culto. Solo riconoscendo la triste storia di Tommy tutto ciò si può capire. Da quando è morta la sua padrona, a San Donaci nel Brindisino, Tommy, che aveva seguito il funerale, in chiesa torna ogni giorno. E in chiesa viene coccolato dal prete e dai fedeli che, informano le cronache "gli danno da mangiare".

Qualcosa sta certo cambiando, perchè una volta guai se un cane entrava in chiesa. Invece ora il parroco don Panna un cane lo accoglie volentieri. Tommy d'altronde, è una bellezza, un bastardone simil cane lupo dalla faccia mite. Lo vediamo seduto tra parroco e fedeli , lui guarda loro e loro guardano lui. E chissà cosa pensano. Dei fedeli non so, ma quanto al pensiero di Tommy ho una mia idea: amava molto la padrona e tornare regolarmente nel luogo dove per l'ultima volta ne ha percepito le tracce è una strategia intelligente. Degna appunto di Tommy.
Che poi in chiesa lo trattino bene, e ogni tanto rimedi perfino un pò di cibo, tanto meglio: è quello che etologicamente si chiama rinforzo positivo. Ecco perchè la chiesa, intesa come luogo di culto, non credo c'entri, e di questo penso sia consapevole anche don Panna.
I cani sono gente brava e devota, ma la loro devozione ha origini biologiche ed è rivolta ad altro.
Non attribuiamo ai cani, dunque, quello che non può loro appartenere.

(Articolo di Danilo Mainardi Corriere della Sera 16 Gennaio 2013)


lunedì 7 gennaio 2013

L'ALTRA VENEZIA...

Rody Mirri - Venezia


In questo periodo mi trovo a Venezia per scrivere un libro sulla storia di Katharina Miroslawa e pur avendola frequentata  innumerevole volte, solo ora,vivendoci giorno dopo giorno scopro questa città aristocratica e culla della letteratura per la prima volta,e questo semplicemente perche ......  
Una gemma color arancio poggiata su una lastra di vetro azzurro, Venezia è unica, in nessuna città del mondo si vedono palazzi, chiese e ponti che sembrano sospesi sull'acqua. Non ci sono strade intasate da automobili con semafori che scandiscono il ritmo impazzito e frenetico della città, a Venezia si cammina tra le calle e sottoporteghi attraversando dei ponti e il tutto circondato da meraviglie inimmaginabili. I colori dei palazzi gotici e le numerose basiliche affacciate sui canali rendono  e creano suggestive ed indimenticabili immagini che difficilmente si possono cancellare dalla mente.
Una meravigliosa città, invasa tutto l'anno da turisti provenienti da tutto il mondo pronti ad immortalare con foto ricordo la loro presenza in quello che anche l'Unesco considera tra i patrimoni dell'umanità.
San Marco è la piazza per eccellenza, l'unica per definizione, la altre si chiamano "campi" o "campielli", poi un infinità di luoghi, dal Palazzo Ducale al Campanile di San Marco, dalla Basilica Santa Maria dei Frari alla chiesa di San Stae. Tappe obbligate per chi visita Venezia e un sacco di ristoranti, bistro e osterie sono da contorno per le soste turistiche. Ovviamente Venezia non è immune dal fatto che Cinesi, Indiani e cittadini di altre nazioni abbiano deciso di investire gestendo in proprio locali pubblici e questo snatura quello che il turista si aspetta entrando in un locale veneziano.
Ma per conoscere bene Venezia e le sue peculiarità comprese quelle gastronomiche ed enologhe bisogna viverla da veneziano con le loro abitudini e i loro riti. Solo così ci si accorge quello che al turista sfugge e questo è anche l'unico modo per amarla incondizionatamente. Ecco perche vivere Venezia da veneziano è tutta un altra cosa, solo così si scopriranno ambienti dove le gestioni sono in mano da decenni e tramandate magari da generazioni hai veneziani. Basta qualche giusta conoscenza e si possono scoprire luoghi frequentati in gran parte dai residenti, dove la simpatia e l'accoglienza regna incontrastata e l'affabilità coniugata al dialetto veneto diventa un marchio di fabbrica.
Solo cosi ho scoperto ristoranti come "Al Vecio Marangon" gestito dalla signora Marina in Calle Toleta, oppure poco distante ma sempre nella stessa Calle, il Bar "Ae Maravegje",dove Otello e Tony ospitano i loro clienti circondati dai  loro "Topolini", squisiti piccoli panini accompagnati da eccellenti vini. Altra tappa obbligata per chi vuole conoscere la Venezia vissuta dai veneziani e dai loro amici è il "Bocon Divino"una cicchetteria in Campo Santa Margherita,ritrovo abituale di "venesian"e studenti universitari o la Trattoria San Zulian in Calle Specchieri.
Comunque sia, per conoscere bene Venezia basta camminare in direzione opposta a quella scelta dalla gente e avere gambe,occhi e cuore.