mercoledì 16 dicembre 2015

IL MIO AMICO ITALO MAFFEI DEI LUSTRI




 Sergio maffei ( Fritaia ) con Italo Maffei ( Lustru )

Ciao Italo..non sorridere, probabilmente diresti "Chi munada set dre a far".

Ci conosciamo da sempre , avevo dieci anni quando, con la tua seicento bianca, mi portavi al campo sportivo pineta e mi consegnavi una rosa. Dovevo attraversare il Sarca per darla  alla signorina che stava al banco bar dell’Hotel che s’affacciava sul fiume. Quella signorina sarebbe poi diventata tua moglie. Le mie prime lezioni di sci le ho prese da te. Poi la nostra frequentazione si è consolidata nel tempo, anzi, nel tempo si è rafforzata trasformandosi in una vera e sincera amicizia. Pur vivendo lontani, nessuno sa che ogni settimana, quasi sempre il lunedì, mi fai uno squillo aggiornandomi sulle novità del paese. Esattamente come due giorni fa. “Dobbiamo parlare con l’amico Roberto Failoni, ”poi ti spiego..” mi hai detto. Ci siamo dati un appuntamento a Pinzolo per venerdì prossimo.

Oggi pomeriggio una telefonata mi ha gelato il sangue annunciando la tua improvvisa scomparsa.

Riavvolgo come una pellicola tutto quello che insieme abbiamo fatto, comprese le nostre irrinunciabili bevute. Mi mancheranno le nostre interminabili discussioni,  il nostro  chiacchierare insieme riannodando  i fili dei ricordi comuni e sorridendo in maniera beffarda del mondo intorno a noi. Incontri i nostri che finivano  quasi sempre bevendo l’ultimo “Teroldego” nell’unico bar che trovavamo aperto la sera  tarda in paese. In trent’anni, mai una volta sono ritornato a Pinzolo senza salutarti, senza incontrarti. Mi  mancherai perché  a dispetto di tanti eri una costante fonte  di genuino sapere. Ogni volta che avevo un dubbio, sapevo che Italo probabilmente a modo suo mi avrebbe dato la risposta. E se non la sapeva la trovava. Parlavamo di tutto e tu, uomo estremamente colto, mi affascinavi con i tuoi racconti. Eri per me la memoria storica del mio paese, eri per me, ma forse lo hai sempre saputo, un vero amico. Un amico diverso da quelli che solitamente frequento, ma non per questo meno importante e non è stato un caso averti chiesto di scrivermi la prefazione del mio ultimo libro.  

Ciao amico mio, venerdì sarò puntuale come promesso, ma, per un tragico gioco del destino ti accompagnerò per l’ultima volta su quella strada fatta tante volte insieme.

4 commenti:

  1. Una lettera aperta per un amico che non c'è più. Bravo Rody

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  2. Ciao Italo. Abitavi proprio dietro casa mia. Anche per me sei stato il mio primo maestro di sci. A Vadaiun... Quanti abbi sono passati. Bravo Rody!

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  3. Bellissimo ricordo di un "Personaggio" della Pinzolo che non c'è più..

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