Sergio maffei ( Fritaia ) con Italo Maffei ( Lustru ) |
Ciao Italo..non
sorridere, probabilmente diresti "Chi munada set dre a far".
Ci conosciamo da sempre , avevo dieci anni quando, con la tua
seicento bianca, mi portavi al campo sportivo pineta e mi consegnavi una rosa.
Dovevo attraversare il Sarca per darla alla signorina che stava al banco bar dell’Hotel
che s’affacciava sul fiume. Quella signorina sarebbe poi diventata tua moglie.
Le mie prime lezioni di sci le ho prese da te. Poi la nostra frequentazione si
è consolidata nel tempo, anzi, nel tempo si è rafforzata trasformandosi in una
vera e sincera amicizia. Pur vivendo lontani, nessuno sa che ogni settimana,
quasi sempre il lunedì, mi fai uno squillo aggiornandomi sulle novità del
paese. Esattamente come due giorni fa. “Dobbiamo
parlare con l’amico Roberto Failoni, ”poi ti spiego..” mi hai detto. Ci siamo
dati un appuntamento a Pinzolo per venerdì prossimo.
Oggi pomeriggio una telefonata mi ha gelato il sangue
annunciando la tua improvvisa scomparsa.
Riavvolgo come una pellicola tutto quello che insieme abbiamo
fatto, comprese le nostre irrinunciabili bevute. Mi mancheranno le nostre
interminabili discussioni, il nostro chiacchierare insieme riannodando i fili dei ricordi comuni e sorridendo in
maniera beffarda del mondo intorno a noi. Incontri i nostri che finivano quasi sempre bevendo l’ultimo “Teroldego” nell’unico
bar che trovavamo aperto la sera tarda
in paese. In trent’anni, mai una volta sono ritornato a Pinzolo senza salutarti,
senza incontrarti. Mi mancherai perché a dispetto di tanti eri una costante fonte di genuino sapere. Ogni volta che avevo un
dubbio, sapevo che Italo probabilmente a modo suo mi avrebbe dato la risposta.
E se non la sapeva la trovava. Parlavamo di tutto e tu, uomo estremamente colto,
mi affascinavi con i tuoi racconti. Eri per me la memoria storica del mio
paese, eri per me, ma forse lo hai sempre saputo, un vero amico. Un amico
diverso da quelli che solitamente frequento, ma non per questo meno importante
e non è stato un caso averti chiesto di scrivermi la prefazione del mio ultimo
libro.
Ciao amico mio, venerdì sarò puntuale come promesso, ma, per un tragico gioco
del destino ti accompagnerò per l’ultima volta su quella strada fatta tante
volte insieme.
mi sono commossa!!!!!!!!!
RispondiEliminaUna lettera aperta per un amico che non c'è più. Bravo Rody
RispondiEliminaCiao Italo. Abitavi proprio dietro casa mia. Anche per me sei stato il mio primo maestro di sci. A Vadaiun... Quanti abbi sono passati. Bravo Rody!
RispondiEliminaBellissimo ricordo di un "Personaggio" della Pinzolo che non c'è più..
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