Ripropongo lo stesso concetto. Ogni anno in questo periodo si rinnova il rito dell'ipocrisia.
Arrivano auguri da persone che non senti quasi mai, ma, a Natale e Capodanno, puntualmente, ecco la lunga lista di messaggi o email che ti augurano tutto il bene del mondo.
Ovviamente tra questi, ci sono quelli che ricevi con affetto, persone a cui vuoi bene e ne sei probabilmente ricambiato, ma tanti sono di persone che frequenti poco o niente, persone che per uno strano senso interpretativo della parola amicizia si fanno vive solo in questo periodo.
Spesso lo stesso messaggio augurale viene inviato a più persone con la stessa identica frase,basta pigiare un "invia" ed ecco che si è a posto con la propria coscienza, ma tutto questo è di una tristezza infinita.
Gli auguri più graditi sono quelli ricevuti dalle persone care, e le persone care sono quelle che ci fanno star bene, che ci mancano quando non ci sono, che ci aiutano nelle difficoltà e che rendono nella stessa misura in cui ricevano.
Il Natale con i suoi riti ci aiuta nella riflessione e ci pone nella condizione mentale di dare un giusto ruolo alle persone che ci circondano.
L'importante è ricordarsi che la parte migliore della nostra vita si trova nei cuori di coloro che ci hanno voluto bene e continuano a volercene, agli altri, aggiungo, che non basta un messaggio a Natale per camuffare i falsi sentimenti e le persone false si riconoscono e il sottoscritto conserva buona memoria.