|
Rody Mirri e Michelle Hunziker |
Sorridente Michelle....Vedo che la sentenza di assoluzione nel processo che
ti vedeva imputata per diffamazione aggravata nei miei confronti ti ha reso
felice al punto di dimenticare alcuni fatti. Questa assoluzione riguarda il
primo grado del processo e come dichiarato alla stampa dal tuo avvocato
(Bongiorno) quando il pubblico ministero aveva
chiesto nei tuoi confronti sei mesi di reclusione ci sono tre gradi di giudizio, ovviamente ci
sarà l’appello poi, un terzo grado, quello della cassazione sicuro che per
niente al mondo accetterai la prescrizione, sarebbe il colmo per una fondatrice
di una associazione in difesa della donna e a quanto pare, portatrice della verità assoluta. Rifiutando
la prescrizione potrai far valere le tue
ragioni tali da non permettere a nessuno di dubitare sulla tua irreprensibile onestà.
Penso pure che le notizie debbano essere
sempre complete e oneste e non tralasciare particolari e precisazioni che
possano alterare o modificare la giusta interpretazione dei fatti. Non si può tralasciare di dire che un
imputata che aveva chiesto il rito abbreviato nello stesso processo, stesso reato,ma con un
altro giudice, è stata, sempre in primo grado, condannata ivi compreso un risarcimento monetario nei miei confronti.
Non si può tralasciare di dire che due tuoi testimoni per aver reso false dichiarazioni in sede processuale sono stati denunciati. Giusto rammentare che
qualcuno, dopo le accuse di organizzare produzioni fantasma, trasmesse da
“Striscia” nel 2010 pensò di denunciarmi.
Ebbene anche in questo caso sono stato prosciolto “perché il fatto non
sussiste” smentendo di fatto le accuse che mi furono vergognosamente rivolte.
Mi piace ricordare che non è stato Rody Mirri che ha chiesto per te, Laudadio e
altri, pene che vanno dai sei mesi a un anno e quattro mesi di reclusione, ma
sono stati richiesti dalla Procura di Rimini, dopo il dibattimento processuale.
Sorrido quando leggo che la tua denuncia
pubblica nei miei confronti è stata fatta per tutelare giovani aspiranti soubrette, forse ti sta sfuggendo dalle mani
e dalla testa la realtà della tua vita, di chi eri, di quello che sei, ma
soprattutto dimentichi il percorso da te fatto e proseguito per arrivare dove
sei. Ambedue conosciamo benissimo questa storia e non ti permetterò più di
sputare menzogne a discapito del sottoscritto e non basta un assoluzione in
primo grado, che io rispetto ma che trovo aberrante, per salire sul piedistallo
della giustizia.
Sappiamo ambedue che se il sottoscritto avesse
accettato determinate proposte finanziarie
(carta canta) non saremmo mai arrivati
al processo, ma se avessi colto questa
opportunità per un pugno di soldi, anche se corposo, avrei rinnegato la mia dignità e calpestato quello
che probabilmente tu ignori esista, ovvero
la decenza. Riconosco che la tua forza sta nei tanti interessi che gravitano
attorno al tuo personaggio, riconosco che la tua tenacia nel sostenere un ruolo
che non ti appartiene sia per certi versi ammirevole ma tutto questo non
basterà quando qualcuno di veramente coraggioso e obbiettivamente onesto
deciderà di scandagliare il tuo passato, di confrontare delle verità nascoste,
e allora tutta questa messa in scena cadrà e forse, dico forse, capirai che la
vita prima o poi presenta il conto. Forse, (toccandomi) quando questo succederà
io avrò già giocato i tempi supplementari della vita, ma di una cosa sono
certo, non baratterei un minuto della mia vita in cambio della tua. Sono da
sempre testardo e ostinato e credimi non lascerò nulla di intentato per far
valere le mie ragioni e i miei diritti. Ti lascio prigioniera di te stessa,
supponente e presuntuosa tanto da
pensare di essere onnipotente, ma ti ricordo che a volte la sconfitta è il blasone
delle anime nobili e comunque sia soddisfa più una sconfitta pulita dove hai dato
tutto, piuttosto che una vittoria ottenuta barando. Ricordalo quando, senza abbassare gli occhi, ti guarderai allo specchio.