La riconoscenza per qualcuno è un "optional" da utilizzare solo quando conviene, e se il favore ricevuto è talmente grande e difficile da ricambiare si può persino provare rabbia o invidia nei confronti di chi ci ha teso una mano e allora, piuttosto che provare un sentimento positivo si preferisce capovolgere i fatti.
In generale le attenzioni degli altri fanno piacere, così come sentirsi dire "grazie" quando siamo noi ad impegnarci per il nostro prossimo. Se questo non succede capita spesso che le persone restino ferite da una mancata riconoscenza esplicita e che per questo comincino a provare del risentimento sentendosi delusi e umiliati.
Ma un semplice "grazie" fa la differenza nella vita, infatti ci fa sentire apprezzati, amati e benvoluti e questo non può che aumentare la stima che abbiamo di noi. Peccato che siano in pochi a riconoscerlo.
Come dicevo capita sovente che chi riceve attenzioni e gentilezze scambi tutto per un atto dovuto, quasi fosse una riverenza concessagli come essere superiore dimenticandosi che quasi sempre è l'esatto contrario. La riconoscenza è una responsabilità che alcuni individui non sanno reggere e che presto trasformeranno in rancore, talvolta in furore.
Alle vipere e alle persone disoneste non si possono concedere educazione e gentilezze semplicemente perchè non le capirebbero mai...(un appassionata di Tennis,tanto per capirci)
RispondiEliminaCondivido la sua analisi sulla riconoscenza. Complimenti. Gioia M.
RispondiEliminaLe persone insoddisfatte le riconosci subito, sono quelle che non sanno dire grazie.
RispondiElimina(barbarahammer1, Twitter)