Jimmy il Fenomeno |
Ho appreso con dispiacere la dipartita di “Jimmy il fenomeno” e inevitabilmente la stanza mentale dei ricordi si riapre facendomi rivivere momenti colmi di risate e gag condivisi con lui. Attore caratterista, ricordato per il viso dall’espressione inconfondibile con lo sguardo strabico, la parlata dialettale e la sua sconclusionata risata.
Nell’ambiente dello spettacolo era risaputo
che Jimmy veniva considerato un portafortuna e lui conscio di
questo si presentava direttamente sui set dando la sua disponibilità. Questo
accadeva soprattutto durante il periodo estivo quando Jimmy soggiornava in vacanza come ogni estate
a Riccione, alloggiando quasi esclusivamente all’hotel Mediterraneo dall’amico
Romeo Corazza e la riviera romagnola era la location preferita
per programmi televisivi e pellicole cinematografiche. Ragion per cui quando si presentava era impossibile rifiutargli
una comparsata e lui felice ti ringraziava con la sua solita risata
abbracciandoti ripetutamente. Ogni tanto capitava che mi chiedesse un passaggio per rientrare a Milano
e questo mi permetteva di sentirlo raccontare un sacco di aneddoti riguardanti l’inizio
della sua carriera quando recitava con i grandi dell’epoca come Totò, Walter
Chiari, Aldo Fabrizi per proseguire poi con Celentano, Villaggio e Renato
Pozzetto. Nel corso dei 40 anni di carriera Jimmy aveva recitato come comparsa
in oltre 150 film di commedia all’italiana ma anche in programmi televisivi come Drive In.
Negli ultimi anni sapevo che aveva avuto problemi di salute e quando, tempo fa, transitai davanti all'Hotel Cervo sua fissa dimora milanese chiesi di lui, ma mi fu detto che da tempo viveva in una casa di cura. Persi così l'occasione di salutarlo e questo fatto ora mi rattrista perchè ancora una volta preso da altri impegni, tanti sicuramente inutili, ho perso una buona occasione per rivedere un amico di vecchia data sapendo che lui ne sarebbe stato felice, ma sopratutto gli avrebbe fatto piacere sapere che non era stato dimenticato.
Negli ultimi anni sapevo che aveva avuto problemi di salute e quando, tempo fa, transitai davanti all'Hotel Cervo sua fissa dimora milanese chiesi di lui, ma mi fu detto che da tempo viveva in una casa di cura. Persi così l'occasione di salutarlo e questo fatto ora mi rattrista perchè ancora una volta preso da altri impegni, tanti sicuramente inutili, ho perso una buona occasione per rivedere un amico di vecchia data sapendo che lui ne sarebbe stato felice, ma sopratutto gli avrebbe fatto piacere sapere che non era stato dimenticato.
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