Ieri sera RAI 2 ha
trasmesso un bellissimo docufilm sui 60anni dei Nomadi dal titolo
“Nomade che non sono altro” Gruppo musicale italiano più longevo
al mondo dopo i Rolling Stones.
I NOMADI
Una bellissima storia
infinita, una bellissima storia d'altri tempi, una bellissima storia
zeppa di amicizia e passione per la musica. Dopo 60anni sono sempre
loro, coerenti e mai patetici. Un docufilm che insegna molto e che
lascia segni profondi nella nostra frenetica ansia di correre sempre
più spediti verso un futuro pieno di incognite. Beppe Carletti,
uomo saggio e pacato che con Augusto Daolio fu il fondatore del
gruppo, racconta con naturalezza e semplicità il loro percorso fatto
di musica ma anche di cose semplici come l'amicizia, quella vera,
senza mai dimenticare le origini. Il paese dove sono nati, le sane
abitudini che non venivano intaccate dai primi successi discografici.
Sempre coerenti lo erano e lo sono tutt'ora. Cosa facile a dirsi ma
problematica nell'applicare questa costante. Un racconto che parla
di cose semplici, come si possa amare e rispettare una professione,
un amico, le proprie origini. restando però sempre fedeli a se stessi. Ma tutto questo non mi stupisce..
Ho avuto il piacere di
conoscere personalmente Beppe Carletti verso la fine degli anni 70
all' Hotel K2 di Cervia. Trascorrevamo le vacanze estive con le
nostre famiglie, un abitudine che si ripeteva di anno in anno. Fu
grazie al “mitico” e comune amico Terenzio Medri che capitava di
ritrovarsi anche con Augusto e gli altri componenti del gruppo in
altre circostanze. Ricordo con estremo piacere quando Beppe, Augusto
accompagnati da tutto il gruppo mi fecero una sorpresa venendomi a
trovare in montagna, precisamente a Pinzolo in trentino. Un
pomeriggio tra amici conclusosi con una cena al “Pub da Giorgio”
a Iavrè. Nel tempo le abitudini vacanziere cambiarono e le occasioni
di incontrarci divennero sporadiche. Nel 1994 ospitai i Nomadi a
Diano Marina in occasione della registrazione di una puntata di
“Superclassifica Show” purtroppo senza Augusto che ci lasciò due
anni prima. Rividi anni dopo Beppe Carletti in quel di Riccione, un
abbraccio un saluto veloce.
Ieri sera i ricordi
sono ritornati a bussare nella mente. Senza volerlo Beppe Carletti mi
ha fatto un grande regalo ricordandomi che l'amicizia, il tempo e la coerenza sono il concime indispensabile per sorridere alla
vita.