Gianni Versace rivivrà sul grande schermo grazie ad Antonio
Banderas. L’attore spagnolo interpreterà lo stilista italiano scomparso a soli
51 anni nella sua villa di Miami Beach. Bille August regista del film dichiara in un
intervista che vuole raccontare la parte più intima di Versace e i suoi lati
meno conosciuti.
Vedremo…
Personalmente credo che la parte più intima di Gianni Versace
sia già stata raccontata e scritta in un libro “It’s your song” Vannini
Editrice.
A tal proposito lascio che siano altri a
parlare di questo libro pubblicando una recensione di Cristian Porcino e
pubblicata su “Il filosofo impertinente".
RODY MIRRI E ANTONIO D'AMICO IN UN INTERVISTA A STEFANIA FALANGA |
“It’s your song” di Rody Mirri per Vannini Editrice racconta la storia d’amore
tra Gianni Versace e Antonio D’Amico. Il 15 luglio 1997 Gianni Versace veniva
barbaramente assassinato davanti alla sua villa di Miami. Le indagini troppe
frettolose e approssimative dissero che ad uccidere il noto stilista era stato
un giovane prostituto di nome Andrew Phililip Cunanam trovato subito dopo morto
perché, a quanto pare, si tolse la vita. “It’s your song” non ricostruisce le ore
che precedettero la vita di Gianni ma racconta l’appassionata quanto
travolgente love story fra due uomini che per ben quindici anni seppero
costruire giorno dopo giorno una realtà che non sempre veniva ben vista e
tollerata dalla gente. Rody Mirri attraverso un registro narrativo molto
coinvolgente riesce a mettere per iscritto i pensieri di Antonio D’Amico; il
quale si confessa a cuore aperto all’autore del libro. Attraverso la sua
lettura riusciamo a comprendere la genialità di un artista della moda come
Gianni Versace che riusciva a trasporre nella sua attività tutta la sua
curiosità riguardo la cultura classica e il mondo delle arti figurative.
Antonio D’Amico non fu solo il compagno di Gianni ma lavorò a stretto contatto
con lui arricchendolo di nuovi e significativi imput. In questi anni di vita
insieme Antonio e Gianni avevano costruito una fitta rete di amicizie con
personalità del jet set quali: Phil Collins, Lady Diana, Elisabeth Taylor,
Elton John, ecc. Un tocco di amarezza pervade il lettore quando si apprende che
dopo la morte di Versace la famiglia dello stilista ha cercato in ogni modo di
sconoscere il grande sentimento che Antonio e Gianni avevano
condiviso. Ignorato e ostracizzato D’Amico si sentì tagliato fuori dal mondo;
le conoscenze vip si erano diradate dopo la morte di Gianni. A restargli
accanto solo e soltanto un vero amico come Elton John. Elton non poteva
accettare che Antonio diventasse preda della depressione. Difatti il titolo del
libro è un chiaro omaggio ad una delle più belle canzoni di Elton “Your song”.
D’Amico ha sempre dimostrato al mondo il proprio attaccamento a Gianni e non al
suo impero economico. Eppure durante il funerale nel duomo di Milano assieme a
Elton John, Sting e i fratelli; il sacerdote non nominò mai il nome di Antonio
affranto nel suo dolore. Tutti erano distrutti e meritavano le parole di
conforto di santa madre chiesa meno che D’Amico. Questa è di norma la carità
professata dalla chiesa. Gianni era stato uno dei primi personaggi pubblici ad
ufficializzare la sua omosessualità vivendo alla luce del sole la sua storia
con Antonio. Secondo il pensiero ottuso degli alti prelati, ad un omosessuale
non deve essere concesso l’affetto e la stima che invece la chiesa cattolica elargisce in abbondanza a
mafiosi, dittatori, e alle categorie più abbiette di persone. Fortunatamente adesso
Antonio D’Amico ha trovato la sua strada nel mondo della pittura e gli auguro
sentitamente che possa ritornare a vivere una vita intensa; perché se la merita
tutta.
“It’s your song” è un libro da leggere assolutamente.
Cristian Porcino
Ho letto il libro e condivido la bellissima recensione. Vaghi Rossana
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