Succede quando una delusione affettiva ci lascia senza speranze, quando un licenziamento inaspettato ci obbliga a modificare radicalmente il nostro futuro, oppure quando abbiamo per mille o più ragioni una disperata voglia di lasciarci tutto alle spalle.
In tutti questi casi siamo costretti ad abbandonare il nostro mondo e siamo scaraventati in un territorio pieno di insidie dove navighiamo a vista senza sapere quale sarà il nostro destino. Ovviamente più è importante la posta in gioco, più rischiosa ed incerta diventa l'impresa. Guai un attimo di distrazione e spesso proprio quando ci avviciniamo alla meta le difficoltà aumentano. E come sempre la cosa più impressionante è che mentre metà delle difficoltà proverranno dal mondo esterno, l'altra metà ci verrà dall'incomprensione di coloro che dovrebbero stare dalla nostra parte, al nostro fianco.
Anche le persone vicine, la famiglia, gli amici più intimi resteranno allibiti, sconcertati, si tireranno in disparte stanno a guardare. Sopra tutto quelli che consideravamo gli amici più cari diventeranno diffidenti, sospettosi, criticando senza difenderci dagli attacchi che noi subiremo.
Per gli amici, la nostra nuova strada, indipendentemente dalle motivazioni che determinerà questo cambiamento e che ci porterà inevitabilmente a nuove scelte di vita, scompaginerà il mosaico del quadro che avevano di noi, disturbando l'immagine che hanno di se stessi, turbando la loro pseudo serenità. Se il cambiamento è sentimentale si percepirà dai loro sguardi la critica e la diffidenza. Alcuni ci sconsiglieranno di farlo, altri ci interrogheranno per vedere se siamo sani di mente. Di un uomo diranno che ha perso la testa, di una donna che è una poco di buono.
Così dovremmo arrampicarci in solitudine e le persone che dovrebbero esserci più vicine ostentatamente non si accorgeranno del nostro sostanziale mutamento e sarà più facile che l'aiuto arrivi da uno sconosciuto, da un soccorritore esterno.
RODY RODOLFO MIRRI |
Così dovremmo arrampicarci in solitudine e le persone che dovrebbero esserci più vicine ostentatamente non si accorgeranno del nostro sostanziale mutamento e sarà più facile che l'aiuto arrivi da uno sconosciuto, da un soccorritore esterno.
Se il tentativo di cambiamento da noi voluto testardamente finirà male, i critici esulteranno perchè avevano ragione. Però di solito chi non risica non rosica e allora, dopo la nostra soddisfazione per le scelte fatte, gli amici ritorneranno festanti. Arriveranno tutti e tutti diranno di averci sempre capito."Ti ricordi? Ti ricordi?"ci mormoreranno reinventando il passato. E noi che in solitudine ci siamo arrabbiati e sofferto per i loro pregiudizi, ci consoleremo con questa menzogna collettiva.