mercoledì 27 luglio 2016

QUANDO LE STRATEGIE NASCONDONO IL PROBLEMA



Succede spesso che alcune persone per uscire da una situazione imbarazzante e complicata, dove la posta in palio è la base della loro credibilità,  si affidano spesso a  delle strategie studiate da esperti mirate alla riabilitazione del soggetto e al tentativo di ripristinare quella “verità”  più conveniente.  La strategia più comune rimane quella della provocazione pubblica  con  un attacco frontale, metodo utilizzato per spostare e prevenire le critiche attirando completamente l’attenzione sull’altro, magari con rivelazioni  sbalorditive e scandalistiche.  Ma non sempre il risultato è quello sperato.

Personalmente penso che non rispondere alle provocazioni, anche quelle più subdole e diffamatorie  è semplicemente non fare quello che il provocatore auspica. Ovviamente  la provocazione soprattutto se mendace e diffamatoria  ha una sua logica, quella di destabilizzare l’avversario e mettersi al centro. Quando ti senti provocato, colpito duro sulla tua dignità  è la grande opportunità per cambiare. Bisogna trattenersi nel reagire, riflettere senza sentirsi in dovere di dare spiegazioni con la consapevolezza che la calma e la pacatezza sono le virtù dei forti. Non cedere alle provocazioni diffamanti non è per niente facile ma serve per spezzare l’automatismo. Consapevole che  tre cose non possono restare nascoste a lungo: Il sole, la luna e la verità. Me lo auguro con tutto il cuore...