domenica 28 giugno 2015

AMICIZIA E INVIDIA




Sarà capitato a parecchi di avere un amico invidioso. Non uno dei tanti, ma un amico che vi frequenta da sempre e che con voi ha condiviso momenti importanti della vostra vita e col quale avete stabilito un rapporto fraterno ma che è roso dall'invidia nei vostri riguardi.

Non è facile combinare l'amicizia e l'invidia.
L'amico vuole il bene dell'amico, vuole che tutti ne parlino bene, lo difende e rimane al suo fianco nei momenti difficili.
L'invidioso invece ammira, quasi sempre esageratamente colui che invidia. Ma in realtà vorrebbe essere al suo posto, avere la sua fama, le sue qualità ma sa di non possederle. Allora cerca di sminuirne il valore, di svalutarlo, di ridimensionarlo. Parlando con gli altri mette in evidenza i limiti, i difetti le mancanze e fa tutto quello che può purchè non ottenga ulteriori successi e stando così le cose non è facile la vita per un amico invidioso.
Da un lato è orgoglioso di stare con voi perche a modo suo vi ammira e gli fa piacere essere associato alle vostre imprese. Nei momenti di successo fa di tutto per partecipare ed affiancarvi, ma quando siete lontani svaluta il vostro contributo. Il guaio viene quando vi trovate in difficoltà. Perche allora esplode la sua gioia di vedervi in difficoltà. Non corre in vostro aiuto e, se qualcuno vuol farlo, gli dice che non serve, che non è il caso, mentre è sempre un pò timoroso nell'attaccarvi personalmente e ne approfitta solo quando può colpire di nascosto.
Morale: L'invidia è un sentimento che nasce nella mente di chi è consapevolmente un fallito. Quando avete la disgrazia di dover frequentare o magari lavorare con un amico invidioso, ricordate che non lo troverete mai dalla vostra parte nei momenti di difficoltà. Anzi vi dovete aspettare un attacco, una pugnalata alla schiena. Per questo non conviene mai fidarsi di un amico invidioso e come dice il saggio, quando non si hanno più capelli si trovano ridicoli i capelli lunghi.





lunedì 22 giugno 2015

MAURIZIO TOTTI UN PRODUTTORE NATO DJ A MADONNA DI CAMPIGLIO



Maurizio Totti Presidente del Gruppo Iven, holding di cui fa parte la Colorado Film e possiede un agenzia di management con oltre 150 artisti tra i più affermati è uno dei più grandi produttori cinematografici italiani che nel 1986 fondò con Gabriele Salvatores e Diego Abatantuono la "Colorado Film".
Tra i suoi film Kamikaze, Puerto Escondido, Sud, Nirvana, Amnesia, Io non ho paura, Quo vadis baby?, Come Dio comanda, Fuga di cervelli.
Ma tutto iniziò da Madonna di Campiglio...
Maurizio allora (1977) era il dj della discoteca "L'orso" a Madonna di Campiglio, uno dei ritrovi alla moda dell'epoca ed io, ero un dei tanti assidui clienti. Proveniva da Lugo di Romagna e scorrazzava per "Madonna"con la sua Citroen DS Pallas e se in tanti frequentavano la discoteca, oltre che per la simpatia del titolare Piero Antonelli e il suo staff, era anche per la buona musica che propinava Maurizio.
Poi un giorno decise di partire per Milano per intraprendere una nuova strada come road manager al seguito di Marcella Bella, conosciuta proprio a Madonna di Campiglio.
A Milano, quando ormai la sua fama di produttore era consolidata, lo incrociavo di tanto in tanto al ristorante da "Aimo e Nadia", oppure alle "Langhe"in compagnia di Roman Polanski un saluto e via. Ci si vide l'ultima volta nel suo ufficio di Milano per un appuntamento di lavoro e non potemmo far a meno di ricordare i vecchi tempi e quando ti viene la nostalgia dei tempi andati  non è mancanza. E' presenza di persone, luoghi, emozioni che tornano a trovarti.