sabato 30 marzo 2013

FRANCO CALIFANO "L' ULTIMO AMICO VA VIA....."

Rody Mirri e Franco Califano Green Club Madonna di Campiglio 1978


Si è spento a Roma Franco Califano, interprete e autore di canzoni stupende. "Tutto il resto è noia" "Minuetto" "La musica è finita" e molte altre.
Dopo la scomparsa di Enzo Jannacci, ora, ad un giorno di distanza la notizia della morte di Franco Califano. Due artisti poeti,due cantautori che hanno rappresentato nello stesso periodo una epoca memorabile. Jannacci "el dutur" e Califano "er califfo", due anime diverse come diverse probabilmente le loro visioni della vita, diversi come possono essere Roma e Milano, diversi forse in tutto ma accomunati dalla passione e amore per la musica, passione che sfocia in canzoni rare e bellissime.
Persone che ho conosciuto anni fa.
Con Enzo Jannacci fu un incontro professionale, lo scritturai parecchi anni fa per una serata/concerto con la sua "Big Band"a Darzo (TN). Ebbi così modo di assistere ad un evento straordinario.
Diverso il rapporto con Franco Califano. Eravamo amici, anche se era da tanto tempo che non ci si vedeva.
Ho conosciuto Franco Califano nel 1978 al Covo di Nord Est di Santa Margherita Ligure e ci siamo frequentati assiduamente per diversi anni, un periodo quello, che lo vedeva tra i personaggi più richiesti nei locali alla moda.
Piaceva alle donne e le donne piacevano a lui, generoso come pochi, intrigante e avventuriero ma sempre  gentiluomo. A lui sono legati i periodi probabilmente più belli della mia vita.
Ricordo le nostre serate memorabili  al Covo di Santa Margherita Ligure, le nottate al Brera Bridge Club di Milano, così come le lunghe ore in auto  per raggiungere il Green Club di Madonna di Campiglio.
Franco Califano nascondeva nel suo intimo una profonda timidezza mascherata dal suo "personaggio" e accompagnata da una generosità senza limiti. 
Generoso anche con persone che non conosceva, un esempio tra  tanti, quando rientrammo dopo una serata trascorsa al Hippopotamus di Roma, l'incontro in Via Sisto IV con un ragazzo che si disperava per il furto del suo motorino, indispensabile per il suo lavoro. Al mattino la prima cosa che Franco fece fu quella di acquistargliene uno nuovo. 
"La mia libertà" non è semplicemente il titolo di una delle sue canzoni, credo racchiuda anche una filosofia di vita. La sua.
Califano era solito dire che come epitaffio sulla sua tomba avrebbe voluto la scritta "Non escludo il ritorno". Spero lo accontentino.








mercoledì 27 marzo 2013

VILLA MARIFLOR

Villa Mariflor


Dicono che l'ospite sia un gioiello posato sul cuscino dell'ospitalità e varcando le soglie di Villa Mariflor, un grazioso Bed & Breakfast,  questa è la prima sensazione che traspare.
Un luogo dove puoi soggiornare, rilassarti, riposare, provare stupore per la tranquillità del posto immerso nel verde della campagna veneziana. Un B&B  famigliare, esattamente come indica la  dicitura posta nella Home page del sito "Questa casa non è un albergo.Non è una frase fatta. Non siamo di fatto un Hotel, ma una casa che offre i propri spazi privati a chi li sa apprezzare".
E' con questa filosofia che la Signora Anna con i figli Daniela e Davide accolgono i loro ospiti permettendo loro di utilizzare spazi arredati con cura e arricchiti con mobili d'epoca. Ovviamente la discrezione è la loro parola d'ordine ma non solo, la semplicità e la disponibilità verso gli ospiti è una garanzia. Ma niente nasce per caso, la loro proverbiale ospitalità è un vizio di famiglia derivata da generazioni di ristoratori e albergatori veneziani e oggi racchiusa nel loro B&B.
Io stesso, grazie ad un amico giornalista del Gazzettino di Venezia ho avuto l'occasione di essere ospite di questa "casa" trovandomi così immerso in un mare di piacevoli sorprese iniziando dal mattino quando, uscendo in veranda, sono stato accolto da una sinfonia orchestrata dal cinguettio degli uccelli provenienti da un adiacente boschetto da favola. 
I consigli sono fatti per non essere seguiti, ma se vi capitasse di andare a Venezia allora.....

B&B Villa Mariflor Olmo di Martellago Venezia
 (www.villa-mariflor.com)  

giovedì 21 marzo 2013

QUANDO BEPPE GRILLO.....

Adelmo Dorna- Beppe Grillo- Rody Mirri - 1979 Green Madonna di Campiglio 


Beppe Grillo è il personaggio più discusso del momento e il suo movimento riempie i giornali di tutto il mondo. Portavoce di quei cittadini che stanchi di politici e di una politica manipolata affidano a lui le speranze di un cambiamento.
La sua visione della politica emerse quando nel 1986 in un programma Rai attaccò duramente i socialisti, per poi allontanarlo dal 1986 al 1993 per due battute che anticipavano Tangentopoli. In una, ammiccando uno spot che faceva per uno yogurt bussando alle porte della gente per offrire un assaggio, raccontava di aver bussato a casa Craxi. Bettino apriva e faceva per richiudere l'uscio:"No grazie non mangio yogurt". E lui "Ma non sono qui per quello è che mi hanno fregato il motorino, e pensavo che lei ne sapesse qualcosa".
Nell' altra, parlava della mitica missione in Cina del premier socialista che s'era portato dietro un codazzo di parenti, amici, portaborse, damazze, contesse, fidanzate. Giunto a Pechino l'avevano avvertito:"Sa presidente qui siamo tutti socialisti" e lui aveva risposto:"Ma allora a chi rubate?
Lontani sono i tempi quando Beppe Grillo girava l'Italia con i suoi monologhi  riempiendo i locali alla moda, io ebbi modo di conoscerlo nel 1978 al Covo di Nord-Est di S.Margherita Ligure e al Green di Madonna di Campiglio. Poi nel tempo la sua comicità cambiò e quando lo rividi in occasione di alcune sue esibizioni a Voghera e Cantù la sua comicità si era trasformata in una  satira graffiante verso le ingiustizie sociali e politiche.
Oggi Beppe Grillo fondatore con Casaleggio del movimento 5 Stelle applica le sue idee e le sue convinzioni alla politica inseguendo un suo sogno e visto i risultati tutto fa pensare che possa realizzarlo, in parte ci è già riuscito e si sa che la differenza tra sognatori e realisti è una sola: I realisti sognano di arrivare in un posto, i sognatori in quel posto ci sono già.



martedì 12 marzo 2013

ALESSANDRA BORGIA INVIATA "SPECIALE"

Alessandra Borgia


Tra i numerosi giornalisti della ultima generazione spicca per professionalità e bravura Alessandra Borgia.
Dal 2001 lavora a  Videonews come inviata dei programmi Mattino 5, Pomeriggio 5 e Domenica Live. Nella marea di inviati televisivi non può sfuggire allo spettatore la personalità  di questa giornalista, sicura e preparata incalza con domande mai banali e scontate i suoi interlocutori,anzi come più volte ha dimostrato non esiti, se l'argomento e i fatti lo richiedono, di intervenire per puntualizzare il suo pensiero e di sicuro non è la giornalista a cui puoi raccontare quello che ti pare perche conosce nei dettagli l'argomento trattato.
Tutto questo non è casuale ma frutto di una dura gavetta, infatti curiosando in rete scopro che la stessa ha iniziato il suo percorso professionale nel 2003 in una tv privata leccese,Telerama, dove ha appreso tutte le tecniche fondamentali per un inviato, passando dalla realizzazione dei servizi, al montaggio e riprese.
Altra importante esperienza in quel periodo la conseguì lavorando  nelle radio del Gruppo Mixer Media Management. Nel 1998 approda a Mediaset chiamata dal direttore di "Verissimo" Piero Vigorelli come inviata. 
Ecco perche non stupisce vederla in video sicura e tosta in un mondo dove raramente viene premiato il merito, un esempio quello di Alessandra Borgia che dovrebbe far meditare le aspiranti (e non sono poche)del successo "facile".






 




sabato 2 marzo 2013

IL FUTURO E' NELLE MANI DELLE DONNE....

Evidentemente l'universo maschile e l'universo femminile pur convivendo sono diversi in tutto, due modi differenti di pensare, di vedere il mondo e di relazionarsi.
Uomini e donne concepiscono la vita in maniera diversa e l'affrontano basandosi su schemi mentali diversi. Uno dei presupposti per una buona intesa tra l'universo femminile e maschile risiede quindi nella conoscenza di queste differenze.
Trovare l'altra metà della mela è un gioco al massacro, il principe azzurro sul suo destriero bianco esiste solo nelle favole e la moglie o la compagna perfetta è solo utopia.
Amore e passione non sempre bastano, l'amore vuol ricevere tanto quanto da e vive non solo di sentimenti e  tutte le passioni sono esagerate, ecco perche si chiamano passioni e la passione si alimenta di quello che non sai di un altra persona, molto più di quello che sai. Se non la conosci e hai qualche buon elemento di partenza ti puoi immaginare qualsiasi cosa. Sovrapponi le tue fantasie alle zone d'ombra e se ci sono tante zone d'ombra hai ancora più spazio e puoi farci stare dei sogni interi.
Il guaio di una passione è che produce molta luce concentrata, è solo una questione di tempo prima che rischiari ogni piccolo angolo, e di solito non ci trovi più molto quando l'ombra si è dissolta. 
La passione d'amore spiega molte cose ma non giustifica nulla.
Avere un progetto in comune e saper convivere con i difetti del partner è forse l'unica soluzione accettabile per proseguire un cammino lastricato di trabocchetti. 
Facile innamorarsi dei pregi, mentre rimane complicato saper dividere e convivere con i difetti che ognuno si porta nello zaino della vita, ma se riusciamo in questo, allora tutto diventa meno pesante,ma niente può essere devastante in una coppia come la noia, vera arma letale.
L'uomo da il massimo di sè quando si innamora, oppure quando viene lasciato, ma pecca molto nel "durante". La donna non dimentica, e sa essere vendicativa perche quando ama dona tutta se stessa,ma quando gli si manca di rispetto e viene delusa, difficilmente ritorna sui suoi passi.
Due sono gli errori imperdonabili degli uomini: Quando sono troppo innamorati o quando non lo sono abbastanza per capire che la donna giusta è quella al loro fianco.
Ma anche le donne non scherzano...le donne quando non amano hanno il sangue freddo di un chirurgo, e c'è pure chi divide le donne in tre categorie:Le puttane,le stronze, e le rompiballe. La puttana la dà a tutti, la stronza la dà a tutti meno che a te, la rompiballe la dà a te,solo a te,sempre a te.
Cesare Pavese sosteneva che nessuna donna fa un matrimonio  d'interesse:tutte hanno l'accortezza, prima di sposare un personaggio famoso e ricco di innamorarsene. Sono anche queste diverse interpretazioni che separano l'universo femminile da quello maschile, ma niente e nessuno potrà fermare il cammino verso un futuro che vedrà la donna artefice primaria di un mondo più giusto e questo succederà solo quando la donna sarà totalmente indipendente e nessun uomo sarà dietro o su un piano superiore a lei.