giovedì 26 gennaio 2012

IL SAPUTELLO..... PIERLUIGI DIACO.

Ogni giorno con Mara Venier e alla domenica  con Lorella Cuccarini su Raiuno si materializza come opinionista Pierluigi Diaco. Non importa l'argomento trattato,lui interviene sempre con l'arroganza di un giudice convinto di possedere l'unica verità.Si parla di conflitti matrimoniali? ecco che Pierluigi espone con passione le complesse elucubrazioni famigliari che ogni giorno una coppia deve sostenere. "Avrà una famiglia e dei figli mi chiedo..."Si parla di afferrati delitti ? Lui entra nella discussione come fosse un esperto criminologo elencando quali siano le strategie migliori per arrivare alla verità. "Avrà una laurea in giurisprudenza immagino.."Il tema è  la tragedia della Costa Concordia ? Non importa, lui disquisisce su tutto con la presunzione di un capitano di lungo corso. "Questo sicuramente è perlomeno uno skipper.."E alla fine riflettendo mi chiedo.. "o questo è un piccolo antipatico genietto oppure è un giovane antipatico presuntuoso che occupa un posto grazie forse ad una botta di culo".Non metto in discussione la sua bravura come giornalista e non ho le credenziali per farlo ma mi chiedo semplicemente se un opinionista televisivo non esageri quando e sempre  in ogni discussione si presenti come il veterano di turno.Non discuto la sua cultura ma "Santo Dio" esiste anche l'esperienza e non credo che Diaco visto la sua età (35 anni) possa  definirsi un uomo d'esperienza per ogni genere.Un opinionista televisivo è presente in studio ovviamente per dire la sua,ma a volte conviene ribadire che "pur non avendo esperienza diretta presumo che..."e via dicendo, perche se questo non avviene si passa velocemente dalla parte dello "sborone".La teoria abbinata alla tecnica in ogni lavoro è fondamentale, ma se aggiungessimo pure l'esperienza allora tutto sarebbe perfetto. L'esperienza ..caro Diaco è la panacea che salva dall'antipatia e dalle brutte figure tanti opinionisti.

sabato 21 gennaio 2012

FORSE HANNO RAGIONE LE DONNE.....



Rody Mirri





Forse... le donne sono meno complicate di quanto noi uomini pensiamo.Ovviamente solo ora (data l'età) riesco ad analizzare con più lucidità il mio rapporto con il gentil sesso e sottoscrivere alcune considerazioni. Il detto trito e ritrito "Dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande donna"vale quasi sempre anche se tutt'ora mi chiedo come possano alcune donne accompagnarsi a certi uomini o viceversa e questo è un mistero ancora irrisolto. "Ogni uomo ha la sua donna.I più fortunati al proprio fianco,altri nel ricordo del passato,altri nei sogni. Io ti ho dentro di me,nella testa,nel cuore,nell'anima..come una farfalla di piombo."questo era un mio  pensiero che avevo scritto ed inviato alla mia compagna di allora e solo adesso dopo anni mi accorgo di quanto fosse vero e reale quel pensiero. Si perche solo il tempo può determinare con sana lucidità quello che si nasconde nei meandri della nostra mente.Ho sempre pensato che in una coppia fosse determinante un progetto di vita comune e condiviso,prima ancora del sesso e della complicità,ma ora capisco che anche questo non basta, non basta e non aiuta,come non aiuta l'essere uguali. "Due poli diversi si attraggono" vero, ma vero è anche che alcune diversità dividono. Sono le persone con forte personalità che rendono la vita di coppia mai monotona e questa loro caratteristica pur tra mille diatribe mantiene  la convivenza viva,saranno sicuramente più  litigiose ma anche più imprevedibili,affascinanti e focose nelle manifestazioni d'affetto.Non si può vivere una vita con una geisha o con un zerbino  al proprio fianco,ovviamente valgono le vie di mezzo ma non amo da sempre le coppie "Romeo e Giulietta".Questa considerazione è maturata dopo una mia convivenza con una donna con cui discutevo un giorno si l'altro pure, non c'era niente che ci trovava d'accordo sesso a parte, eppure solo dopo la fine della nostra relazione durata cinque anni ho capito che quello che ci univa in modo ombelicale era la nostra spudorata eguaglianza caratteriale ma evidentemente se è finita anche questa mia tesi non assicura certezze.Infatti non esistono certezze,niente è scontato in una relazione di coppia ma alcune precauzioni l'uomo deve farsene carico,una di queste è quella di non sottovalutare mai la determinazione di una donna,solo nella fase dell'innamoramento la donna è fragile e l'uomo quasi sempre ne approfitta,grosso errore.... che lei non dimenticherà perche se la donna per amore è disposta a prendere torte in faccia,passata la sbornia dell'infatuazione dirà basta e basta sarà per sempre.L'uomo da il massimo con una donna solo quando si innamora,in tal caso si sforza di dare il meglio di sè,gentile e affascinante,attento ai particolari, di tutto e di più, poi intrapresa la relazione dimentica facilmente le sane abitudini e inizia la fase del "dare tutto per scontato" niente emozioni,poche attenzioni,troppa spavalderia ed ecco che quando lei decide di porre fine al rapporto lui ritorna alle prime armi,ritorna ad essere come quello di prima anzi più di prima con l'aggiunta nel essere troppo piagnucoloso,più vittima,forse anche più ridicolo ma oramai è tardi...la donna ha più carattere,non dimentica.Ecco perche siamo noi il "sesso debole"siamo noi che nonostante i tatuaggi,il look da figo, l'espressione da duro, non possiamo competere quasi mai con le donne e ammettere che questo non è affatto un segno di debolezza ma segno di intelligenza e  obiettività.Del resto nessuna soddisfazione,nessuna vittoria ci può rendere felici se non è condivisa con la donna che tutti noi (anche negandolo)sogniamo di avere al nostro fianco.  E pensare che alla donna basta poco...rispetto e due braccia forti che la stringono per fargli capire che non è sola... 

sabato 14 gennaio 2012

NON C'E' PARAGONE...CON QUELLO DI PRIMA. L'ULTIMA PAROLA RAIDUE


Vedendolo spesso in tv mi chiedevo se Gianluigi Paragone era convinto di quello che diceva, l'impressione che l'ex direttore della Padania mi dava era esattamente come quella che mi sta dando ora l'onorevole Maroni ,parla in un modo ma si vede lontano un miglio che la pensa esattamente al contrario.Ieri sera ho seguito su raidue L'ultima Parola,un talk show impostato come altri talk,pubblico parlante,collegamenti con storie forti,ospiti autorevoli.La diversità la fa Gianluigi Paragone..in meglio naturalmente.Non nascondo che personalmente lo trovo simpatico da sempre e questa mia deduzione può sembrare faziosa,ma ora vedo un Paragone diverso, uno che non si nasconde più.Dice quello che pensa sforzandosi di non esagerare,sembra che si sia liberato di un peso,come se ora, solo ora si senta libero di dire e fare quello che da sempre voleva dire e fare.Anche la Santanchè deve aver intuito qualcosa di simile e lo ha fatto notare.

mercoledì 11 gennaio 2012

LE VERITA' NASCOSTE: LE VERITA' NASCOSTE

LE VERITA' NASCOSTE: LE VERITA' NASCOSTE: COMUNICATO STAMPA : Sarà presentato alla stampa nel mese di Aprile 2012 il Libro "LE VERITA' NASCOSTE" Biografia non autorizzata di Michell...

sabato 7 gennaio 2012

IL MIO AMICO BUDDY

Buddy è un mio amico, unico, eccezionale. Ci siamo conosciuti casualmente nel mese di Giugno 2010 a San Patrignano e da quel giorno non ci siamo più separati,di lui mi fido ciecamente ci basta uno sguardo per capirci. Lui non giudica, mi vuol bene indipendentemente da tutto.
Un passato complicato il suo, condiviso inizialmente con persone spregevoli e cattive che non lo rispettavano e visto il suo carattere mite e incapace di reagire ai soprusi, una sera  i suoi falsi amici annoiati, non trovarono niente di meglio che fargli uno scherzo buttandolo in mare, quello di Reggio Calabria,ma Buddy  riusci a salvarsi  nuotando fino allo stremo raggiunse la spiaggia.Vagò per alcuni giorni senza meta, senza un posto dove ripararsi, poi una anziana signora, presa da compassione lo ospitò in casa sua, anzi per essere precisi gli permise di dormire in una vecchia automobile, arrugginita e parcheggiata da anni  poco distante dalla casa. Rimase in quella vecchia automobile per due mesi, senza mai allontanarsi,accontentandosi di quel poco cibo che la gentil signora di tanto in tanto gli offriva. Era diventato diffidente e temeva chiunque lo avvicinasse, ma questo non bastò per impedirgli  di finire una notte accoltellato alla gola. Lo trovarono agonizzante l'indomani  alcuni passanti. Ancora una volta scampò alla morte. Fu grazie ad un gruppo di volontari che impietositi dalla sua storia Buddy arrivò a San Patrignano. Lo vidi la prima volta in quel canile, era tremante in un angolo, gli altri inquilini lo snobbavano, aveva sul collo ancora la ferita dell'accoltellamento...cercavano qualcuno che si prendesse cura di lui,  ma le turbe e le sevizie ricevute gli avevano creato dei gravi problemi, soffriva di incubi, aveva scatti improvvisi di panico, poi il  responsabile della struttura aggiunse "tra le tante sfighe è pure  bruttino". 


Sono trascorsi quasi due anni e Buddy è diventato un amico inseparabile.